
"Non abbiamo intenzione di riconoscere extracosti per manutenzioni non fatte e portate oggi come opere nuove". Non usa troppi giri di parole il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi presente all'incontro organizzato a Terrazza Colombo tra il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e il presidente della Lombardia Attilio Fontana.
"Non abbiamo intenzione di riconoscere extracosti per manutenzioni non fatte oggi portate come opere nuove - spiega Rixi - i sono nomi e cognomi di chi ha deciso di procedere con un cambio di soggetti dopo il crollo del ponte Morandi, facendo un’operazione di passaggio di quote che è veramente una roba inaccettabile in questo Paese. Loro si sono ripuliti le coscienze con denaro pubblico con una concessionaria che ha lo stesso tipo di remunerazione che c’era in precedenza e che ha accumulato una marea di opere non realizzate e che ora dovremmo, secondo gli accordi presi, finanziare con l'aumento dei pedaggi che non intendiamo assolutamente fare. Abbiamo interpellato anche la commissione europea che speriamo che in quest’ottica stia dalla parte del pubblico e non dalla parte del privato. Da genovese che ha vissuto la storia del ponte Morandi che ritiene inaccettabile che oggi noi facciano passare le mancate manutenzioni come nuove opere".
Poi l'attacco alla decisione di levare le barriere fonoassorbenti "Il togli e metti le barriere fonoassorbenti ci costa 4 miliardi di euro, cantieri ovunque e non si capisce perché si siano dovute fare perché ad oggi non c'è un fatto che riguardi una barriera fonoassorbente. Se c'è una prescrizione della magistratura viene subita attuata da parte dei concessionari ma ovviamente ci comportano cantieri per sei anni, non per fare nuove autostrade ma per tornare alla situazione di partenza. Un Paese che vive il crollo di un viadotto non è un Paese civile, poi come tutte le cose dopo l'emozione iniziale sembra che ce siamo dimenticati ma per troppi anni non si sono fatte le cose che si dovevano fare. Ora bisogna lavorare e studiare alternative ma non possiamo pensare ad aumentare i pedaggi se si viaggia su una corsia unica in coda".
Primocanale e il tema dei pedaggi
Da anni Primocanale è in prima linea contro gli aumenti dei pedaggi e le mancate manutenzioni sulla rete autostradale. Per anni e anni i costi dei pedaggi, non ci stancheremo mai di ripeterlo, non sono stati utilizzati per la manutenzione ma sono rimasti nei conti delle società autostradali che continuano a fare incredibili profitti. "La mia prima interrogazione al Senato risale al 2015 - sottolinea l'editore e già senatore nella XVII legislatura Maurizio Rossi - con le autostrade liguri fuori dalle normative europee. Per vent'anni sotto la gestione Benetton non sono state fatte manutenzioni e ora vengono chiesti soldi ai Ministeri per farle manutenzioni, concessionario che ha preso 8 miliardi di euro per andarsene: una follia, la più grande presa in giro. Al di là di tutto serve poi studiare come risolvere i problemi del traffico di oggi perchè le grandi opere, se si faranno, saranno finite tra 15 anni".
IL COMMENTO
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