Politica

Torna alla homepage
La candidata del centrosinistra racconta come è stata scelta e conferma: "Ho sempre votato dal centrosinistra alla sinistra"
3 minuti e 20 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi
Silvia Salis a Terrazza IncontraLa candidata del centrosinistra Silvia Salis

Come è nata la candidatura di Silvia Salis? Qual è il retroscena che si cela dietro alla mossa del centrosinistra? Sono state queste alcune delle domande che la redazione di Primocanale, durante il Terrazza Incontra Silvia Salis, ha rivolto all'atleta genovese. La premessa però, nasce dalla precedente vita di Salis (quella politica si intende ndr) dal punto di vista del diritto al voto.

Il voto dato negli anni sempre al centrosinistra

Nelle scorse settimane la vicepresidente vicaria del Coni è stata accusata, dal centrodestra e sui social, di essere espressione loro, e non progressista. E allora? Per chi votava prima di candidarsi Silvia Salis. "Io ho sempre votato per il centrosinistra, dal centrosinistra alla sinistra" ha risposto la candidata a sindaca di Genova. Dicevamo, come si è sviluppata quindi la scelta di puntare sul suo profilo? "Io già cinque anni fa sostenevo che Genova non era meravigliosa, però quando ero vicepresidente del Coni partecipavo agli eventi, ovviamente, ma non per vicinanza politica, solo sportiva e professionale - ha spiegato a Primocanale la candidata del centrosinistra Silvia Salis -. Io sono sempre stata vicina ai temi della città, non mi esprimevo politicamente perché non volevo esposizione politica, perché il mio parere sarebbe diventato quello del Coni". Questa la premessa, seguita dal disco verde del presidente del Coni Giovanni Malagò, anche perché le cariche erano in scadenza.

Salis: "In passato mi hanno cercata tanti partiti diversi"

Arriva poi la confidenza, che risale già agli anni passati. "In questi anni ho ricevuto proposte sia nazionali che locali in diversi ruoli, importanti, e non di secondo piano (ma che per eleganza non dirò!), ma non sentivo che era il momento e il ruolo giusto per me - ha aggiunto Salis -. Io sono una persona del campo progressista ed era chiaro che mi potevo candidare solo con loro, forse solo il centrodestra non aveva chiara questa cosa, e dopo tre giorni però mi ha detto che ero incompetente". Dopodiché, quando i tempi, come si suol dire, si sono fatti maturi, Silvia Salis ha capito che poteva essere il momento giusto per candidarsi. "Negli scorsi mesi sono iniziati una serie di contatti e me ne hanno parlato più persone, ma devo dire che Chicco Franchini (tra coloro che sono più vicini a Salis ndr), avendo saputo che c'erano stati interessamenti, mi aveva detto che era il momento giusto per occuparmi di questa città e per rappresentare il campo progressista. E la notizia è girata" ha spiegato la candidata del centrosinistra. Successivamente Salis ha incontrato due big del Partito Democratico come Andrea Orlando e Roberta Pinotti, probabilmente proprio al compleanno di Matteo Renzi, che quest'anno ha festeggiato i suoi 50 anni e ha invitato i due ex ministro al Lavoro e alla Difesa.

La richiesta: solidità del campo progressista

A quel punto, la richiesta di Silvia Salis, che era già in parte convinta di candidarsi, è stata quella di rappresentare il campo progressista, ma unito. "Era questa la grande sfida, di andare uniti, per far vedere quanto possiamo valere, e i sondaggi ci dicono questo. Poi ho incontrato Simone D'Angelo, che è stato fondamentale in questa partita, perché prima di me erano stati fatti nomi importanti nel Pd e li ringrazio per il passo indietro veloce - il racconto di Silvia Salis -. A quel punto D'Angelo ha difeso da dentro l'idea e l'ha diffusa all'interno e all'esterno del Partito Democratico, nella coalizione, che ha detto sì in 48 ore". La vicepresidente vicaria del Coni ha condiviso la sua idea di città con gli altri partiti, partendo dalle Regionali, con i tanti temi condivisi. "Dicono che abbia tolto le castagne dal fuoco al Pd, ma aggiungo che bisogna anche farsele togliere e questo è un atto di grande responsabilità perché insieme si è capito che potevamo risolverlo" ha chiosato Silvia Salis. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino l'esperienza politica sembrava essere nel segno dell'atleta genovese.

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook

ARTICOLI CORRELATI

Mercoledì 09 Aprile 2025

Salis, quanto conta la bellezza in politica?

Un botta e risposta al femminile, con siparietto finale… al maschile. Così è andato in scena, durante Terrazza Incontra Silvia Salis (format ideato dal presidente Maurizio Rossi ndr), un confronto sul ruolo delle donne e della loro estetica (in politica). La candidata del centrosinistra è considerat
Sabato 12 Aprile 2025

Bonus per le donne, Salis attacca Piciocchi che ribatte: "Mai parlato di casalinghe"

Polemica fra i principali candidati sindaci di Genova per il bonus per le madri proposto dal centrodestra. La rivale del centro sinistra attacca, "slogan da anni 50"