I programmi di Piciocchi e Salis, "il sociale" come ago della bilancia

A meno di un mese dalle Comunali di Genova si è ingranata la marcia per il rush finale che si consumerà nelle urne il 25 e 26 maggio prossimi. Sette in tutto gli aspiranti candidati a sindaco, a partire dai più quotati per la vittoria, Pietro Piciocchi (centrodestra) e Silvia Salis (centrosinistra). In campo per il secondo giro il consigliere comunale di Uniti per la Costituzione Mattia Crucioli, a quest'ultimo si aggiungono Antonella Marras con la sua lista Sinistra Alternativa e Cinzia Ronzitti con il Partito Comunista dei Lavoratori. Nuovamente in corsa, dopo l'esperienza alle Regionali, Francesco Toscano con Democrazia Sovrana e Popolare, mentre con Genova Unita è scesa in campo Raffaella Gualco (dopo il passo indietro di Filipppo Biolé ndr).

Le parole di Gasparri fanno scoppiare la polemica

Tra una bordata e l'altra, è scontro aperto tra Piciocchi e Salis e tra le rispettive coalizioni. Ultimo, solo in ordine di tempo, lo scontro sulla frase del senatore Maurizio Gasparri che ha definito Salis "adatta per un concorso di bellezza perché è una donna carina". Dura la replica del centrosinistra, a partire dall'ex premier Matteo Renzi. "Il punto è semplice: la Salis è una donna intelligente e anche di bell'aspetto. E quando c'è una persona intelligente e di bell'aspetto, Gasparri immediatamente si sente escluso, lo capisco. Ma Forza Italia che attacca la candidata del centrosinistra per l'aspetto esteriore? Mi chiedo cosa avrebbe detto Berlusconi. È un contrappasso dantesco: da Berlusconi a Gasparri. A Silvia Salis dico: non ragioniam di loro ma guarda e passa. Tra un mese tu diventerai sindaca di Genova e Gasparri invece resterà Gasparri. Spiace, per lui" il duro commento di Renzi. "Le donne della destra si dissocino dalle frasi sessiste del loro schieramento, basta con l'uso strumentale dell'immagine delle donne" l'attacco frontale delle donne del centrosinistra. Non si è fatta attendere la contro risposta di Maurizio Gasparri, che da Roma sta assistendo alla polemica genovese. "Non critico le donne. Forza Italia ne ha di validissime al governo e ne ha proposte per incarichi istituzionali e politici di ogni tipo, in ogni stagione. Nella lista presentata da Forza Italia a Genova abbiamo 24 donne e 16 uomini - commenta Gasparri -. Il tema che ho posto è quello della improvvisazione in politica. Abbiamo già visto, del resto, molti uomini tipo Toninelli, Di Maio e tanti altri, offrire il peggio di sé per inesperienza e inadeguatezza. Io pongo il problema della serietà dell'impegno politico". 

Il programma del centrosinistra

Nel frattempo, con le liste depositate dei candidati, anche i programmi sono stati depositati, a partire da quello del centrosinistra. Circa 50 pagine da leggere e approfondire, a portata di mano degli elettori, che sarà consultabile in vista del voto di fine maggio. A supervisionarlo il docente di Economia dell'Università di Genova Maurizio Conti, che ha incluso gli input dell'area più di sinistra e di quella riformista. Il lavoro sarà al centro del programma, con il titolo: "Genova del lavoro", con i temi che ripercorrono quelli già presentati dall'ex ministro e candidato Andrea Orlando. La richiesta è di puntare alla "reindustrializzazione sostenibile" con l'introduzione del salario minimo, cavallo di battaglia anche a livello nazionale tra tutti i partiti di opposizione. Dal lavoro alla mobilità, con il piano urbanistico comunale: l'idea è quella di una Genova come "città 15 minuti" che mette al centro la valorizzazione del decentramento e il ruolo dei municipi. C'è ovviamente il "no" allo Skymetro in Val Bisagno e alla "Funivia" del Lagaccio. Al centro del programma anche le cosiddette "infrastrutture sociali", dall'assistenza domiciliare al sostegno alle famiglie passando per gli anziani e gli asili nido, con l'intento di renderli gratis, senza tralasciare il social housing con il potenziamento di Spim e lo "zampino" dell'economista e saggista Andrea Acquarone. È il sociale uno dei punti di forza del programma di Silvia Salis.

Il programma del centrodestra

Dall'altra parte della barricata il centrodestra punta sulle infrastrutture ma non solo, perché Piciocchi sa che la vittoria o la sconfitta passerà anche dai temi legati al sociale e ai municipi. "Puntiamo a una città sempre più longeva e in salute, per questo vogliamo potenziare ulteriormente i servizi sociali presenti in ogni quartiere attraverso un'assistenza domiciliare capace di aiutare nel quotidiano le persone in difficoltà, facendo rete con il prezioso lavoro di tanti volontari e con gli enti del terzo settore che ogni giorno contribuiscono al benessere della città - ha detto il candidato del centrodestra Pietro Piciocchi -. Vogliamo prenderci sempre più cura dei cittadini potenziando i servizi sociali in ogni municipio". Tra le azioni in programma quelle degli asili nido senza liste d'attesa: realizzazione di nuove strutture per aumentare l'offerta degli asili nido a Genova. Inoltre l'annuncio è quello di sfruttare al meglio, potenziandone l'efficacia, i bonus nido per le famiglie a basso reddito. Nella presentazione delle scorse settimane, Piciocchi aveva focalizzato otto scelte per Genova: moderna che cresce e si sviluppa, sicura, sempre più connessa, che si trasforma, giovane, verde, con la cultura al centro, accogliente. 

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