Porto e trasporti

56 secondi di lettura
di R.P.

Liguria - "Per la diga di Genova, come per tutte le altre grandi opere, ripartire da zero aumenterebbe in modo esponenziale le possibilità che l’infrastruttura si realizzi solo in parte o addirittura venga cancellata"Edoardo Rixi, componente Commissione trasporti e responsabile dipartimento Infrastrutture, suona l'allarme per la situazione della Diga di Genova. "Il governo deve fare una scelta e indicare le opere prioritarie del Pnrr da concludere rapidamente - afferma -. L’impennata sui costi delle materie prime ci impone uno stralcio senza perdere altro tempo oppure il reperimento dei fondi compensativi.

"La Lega chiede da tempo l’introduzione di un automatismo sugli extra costi delle materie prime - spiega l'onorevole - per adeguare i progetti in tempo reale. La diga di Genova, per esempio, in pochi mesi ha avuto extra costi quantificati in circa 300 milioni di euro. Vuol dire che, se non si stabilizzeranno i prezzi a breve, potremmo aver bisogno di aumentare dal 30 al 50% le risorse disponibili per l’opera. Il governo deve scegliere, e in fretta, le sue priorità, le infrastrutture che serviranno alla crescita della nazione hanno bisogno di un indirizzo concreto".

ARTICOLI CORRELATI

Giovedì 30 Giugno 2022

Diga Genova: ufficiale, nessuna offerta, si pensa a rimodulare l'opera

Nessuna offerta per i lavori della nuova diga, preso atto dell'ufficialità ora l'Autorità Portuale pensa a rimodulare l'opera. "In considerazione della mancata presentazione di offerte - recita una nota - da parte dei soggetti prequalificati entro i termini previsti dalla procedura di affidamento de
Giovedì 30 Giugno 2022

Diga di Genova, gara deserta: le reazioni

Tempi troppo stretti e importo troppo basso di fronte a costi elevati di realizzazione: sono i due nodi che hanno fatto sì che le due mega cordate di imprenditori non si siano presentate alla gara