Porto e trasporti

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di Elisabetta Biancalani

 

GENOVA -  Il presidente del gruppo Spinelli, Aldo Spinelli, commenta in modo tranciante l'ipotesi che la  nuova diga del porto di Genova possa essere rivista nelle dimensioni per poter stare nei fondi stanziati dal PNRR: "Sarebbe un aborto, cioè al massimo potrebbe essere un po' più vicina alla costa, di poco, ma non più corta. Si pensi invece a trovare i fondi per coprire gli extracosti delle materie prime a causa della guerra. So che ci potrebbe essere anche un altro gruppo interessato a realizzare l'opera, internazionale, che potrebbe farla anche in minor tempo così come è stato fatto a Montecarlo". Il riferimento pare essere al gruppo monegasco Marzocco-Pastor, gigante immobiliare e delle costruzioni, che avrebbe "chiesto la documentazione a Signorini che gliela dovrà certo dare". 

 

 

Durante l'intervista al sindaco Bucci a Terrazza Colombo, il presidente del porto Paolo Emilio Signorini ha ribadito che, dopo che la gara è andata deserta, si procederà con trattativa privata e che l'ipotesi di una revisione delle dimensioni di "2-300 metri, potrebbe essere valutata solo se venissero comunque mantenute le garanzie di sicurezza e protezione dell'opera".