Porto e trasporti

Al centro la delicata convivenza tra cantieri e quartiere di Prà
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di Elisabetta Biancalani

GENOVA - Un vertice a palazzo San Giorgio di Genova iniziato alle 13.30 e finito intorno alle 16, a cui hanno partecipato il presidente del porto di Genova e Savona Paolo Emilio Signorini, il vice ministro dei Trasporti Edoardo Rixi, il sindaco di Genova Marco Bucci e Guido Barbazza, presidente del Municipio di Prà, oltre a diversi tecnici.  Al centro la nuova diga foranea di Genova e la questione delicata della costruzione dei cassoni, 96 quelli totali, in parte nella zona di Prà, dove oggi sorge la Nuovo Borgo Terminal, vicino al sesto modulo di Psa. I cittadini della zona manifestano da tempo la loro contrarietà perchè temono che i cantieri siano troppo invasivi.  Al momento solo il sito di Prà ha ottenuto le autorizzazioni necessarie, mentre mancano ancora quelle per le alternative che sono Piombino e Vado. 

“Un’opera importante per il Paese come la nuova diga foranea del porto di Genova ha la necessità di disporre di più siti in cui realizzare i cassoni necessari per la sua realizzazione. È impensabile concentrare tutta l’attività nel bacino portuale di Prà. In un prossimo incontro al ministero per l’Ambiente chiederemo procedure semplificate e autorizzazioni ambientali affinché la produzione dei cassoni possa avvenire anche nei siti di Piombino e Vado Ligure” ha commentato Edoardo Rixi.

Paolo Emilio Signorini: “Al momento è in corso la verifica sull’idoneità tecnica e ambientale dei tre siti che potrebbero ospitare gli impianti di costruzione dei cassoni per la nuova diga foranea: Piombino, Vado Ligure e Genova Pra’. Come emerso dall’incontro di oggi con il Viceministro Rixi, obiettivo comune è dare la priorità a quei siti che impattano meno sul contesto urbano circostante e prevedere delle compensazioni per i territori sui quali insisteranno i cantieri. Il tutto dovrà confluire in un accordo di programma con la regia congiunta del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Comune di Genova e Regione Liguria.”

 

“Il Municipio VII apprezza la ricezione da parte di Adsp, del Comune di Genova e del MIT della nostra mozione votata il 23/1 in merito alla valutazione di siti alternativi per la realizzazione del cantiere dei cassoni necessari alla costruzione della nuova diga di Sampierdarena - ha dichiarato Guido Barbazza, presidente del municipioLe informazioni di dettaglio che abbiamo ricevuto in occasione dell’incontro di oggi in Adsp tuttavia non sono risultate ancora convincenti. Ringrazio il Vice-Ministro Rixi per l’impulso dato alle valutazioni ambientali per siti alternativi. Il Municipio, nel frattempo, e in attesa di ulteriori sviluppi continua a chiedere il fermo di ogni attivita’ al sito del sesto modulo del Bacino Portuale di Pra’”.