GENOVA - 5 incidenti sulle autostrade della Liguria, di cui uno mortale, e il traffico va in tilt per ore in tutta Genova, da Sestri Ponente a Nervi. Una giornata da incubo, ma solo una delle tante per una regione dove ci si è abituati a sapere quando parti e non sapere quando arrivi. E tra lavori di manutenzione mai svolti che Autostrade deve recuperare e i cantieri che sorgeranno per il completamento delle grandi opere, serve una soluzione. Ora e subito, perché da anni si attendono Gronda, tunnel della Val Fontanabuona e il completamento del Terzo Valico con l'annesso quadruplicamento della Tortona-Milano.
Caos autostrade e Genova in tilt, il sopruso continua - IL COMMENTO
Nell'emergenza, fondamentale sarebbe arginare il traffico pesante e l'unico modo è ampliando le aree buffer, le zone di sosta per i tir in modo tale da liberare un po' le autostrade e far riposare gli autisti fin tanto che non si sono smaltite le code. Si tratta di spazi extra rispetto alle aree già presenti lungo le varie direttrici.
"Ci hanno detto che amplieranno la zona di Ovada, la zona di Savona, la zona di Sestri Levante, la zona di Serravalle"
Annuncia a Primocanale le promesse arrivate nel tavolo tecnico con Regione Liguria, il Comune di Genova, l’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale Giuseppe Bossa, coordinatore dell'osservatorio dell'autotrasporto in Liguria. Ma secondo l'intera categoria questa misura non basta, dato che da tempo Genova attende un autoparco. "Oggi noi non abbiamo a Genova - e nessuno si sta interessando per davvero, nonostante le aree potrebbero già esserci - un'area di sosta per tutti quei tir che restano intrappolati nel traffico".
"Per noi è questo lo scopo principale da raggiungere per evitare che Genova rimanga così incastrata con tutti quei veicoli fermi. Se venissero fatti uscire temporaneamente giusto per arrivare a sgomberare il caos in quel momento sarebbe una manna"
Caos traffico a Genova: e c'è anche il Tir in Sopraelevata - GUARDA IL VIDEO
Ad esempio, in una giornata come quella di ieri, un lunedì di agosto diventato nero con code infinite e mezzi pesanti talmente "disperati" da percorrere sia la sopraelevata sia il ponte di Nervi sull'Aurelia nonostante i divieti, l'area di Cornigliano sarebbe stata provvidenziale. Secondo i piani del Comune di Genova, fra circa due o tre anni se tutto va bene, dovrebbe essere realizzato il nuovo autoparco in sponda destra del Polcevera. Ma per le aree ex Ilva continua il braccio di ferro tra enti locali e azienda per far sì che parte delle aree inutilizzate tornino alla città, proprio per un autoparco da "200-300 posti". Un eterno limbo che si va ad aggiungere ai tanti annunci negli anni, mentre cittadini e aziende continuano a pagare i danni molto più salati dei pedaggi rincarati.