GENOVA - È arrivato circa un mese fa l'ok da parte del Ctr, il comitato tecnico regionale, sul nuovo piano di sicurezza presentato dall'azienda Superba (bocciato a una prima analisi) per lo spostamento dei depositi chimici da Multedo a Sampierdarena.
Il comitato tecnico regionale aveva chiesto corpose integrazioni sulla prevenzione del rischio di esplosioni a catena e dello stoccaggio del materiale chimico nel passaggio tra navi e cisterne.
Chi è preoccupato per quello che definisce un nulla osta "inusuale" è Michele Colnaghi, presidente del municipio Centro Ovest, che con i comitati e le Officine Sampierdarenesi sta portando avanti da tempo una battaglia contro l'operazione Ponte Somalia. Sono state diverse, infatti, le manifestazioni: l'ultima insieme ai residenti di Certosa. "Il Comitato tecnico regionale si è espresso, certo, aveva incaricato tre tecnici della sicurezza composti da Asl, Arpal e vigili del fuoco, di creare un'indagine per capire se le normative di sicurezza fossero state rispettate da Superba, se l'impianto fosse sicuro. Il Comitato tecnico si è espresso in maniera contraria in due occasioni e anche per iscritto, ma poi, incredibilmente, quando è stato il momento di votare, nonostante il parere dei tecnici che loro avevano incaricato e che erano quelli adibiti alla sicurezza, hanno deciso di far andare avanti comunque il progetto".
"Ci sono state diverse anomalie, tra cui le tempistiche, che sono andati ben oltre i sei mesi previsti - spiega Colnaghi -. Poi c'era un'altra scadenza che era di dieci giorni: anche quella è stata superata. Il giorno prima che si esprimessero è arrivata una lettera direttamente da Ottolenghi, di Superba, in cui si chiedeva di dare parere positivo con prescrizioni e il giorno dopo da undici voti negativi e uno a favore siamo passati a nove favorevoli e tra contrari, tutti con prescrizioni".
Dopo il maxi-ricorso firmati da Grimaldi, Saar-Silomar-Sampierdarena Olii, Gavio, Campostano, Officine Sampierdarenesi e dal Municipio Centro Ovest, ne arriva un altro: "Anche su questa partita noi ci muoveremo per vie legali, perché non crediamo che questo risultato sia corretto e che si sia seguito l'iter giusto. Abbiamo visto gli atti e tutte queste carte le abbiamo potute vedere - continua Colnaghi -, si notato purtroppo queste discrepanze".
"C'è anche stata una audizione in cui sono stati spiegati tutti i motivi per cui la sicurezza di quell'impianto, attualmente, non sarebbe rispettata. Il presidente del Comitato tecnico regionale era stato convocato e non si è presentato per motivi di salute. C'è stata una seconda convocazione e anche lì il presidente non si è presentato. Speriamo vivamente che in una nuova convocazione finalmente possa farsi vedere, perché ci sono molte cose da spiegare e analizzare".
IL COMMENTO
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