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Porto e trasporti

Secondo giorno di sciopero dei lavoratori del porto di Genova per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale: "Abbiamo scelto, per responsabilità verso la nostra città, di non creare danni eccessivi al traffico e agli scali dei passeggeri"
2 minuti e 24 secondi di lettura
di Andrea Popolano

GENOVA - Secondo giorno di sciopero dei lavoratori del porto di Genova per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale. I lavoratori presidiano i varchi portuali dalle prime ore di mattina. Alle 11 all'interno di varco Etiopia si è svolta l'asselmblea dei lavoratori. Una duplice richiesta parte da Genova e che andrà a finire sui tavoli delle associazioni datoriali nazionali: da una parte un adeguamento del contratto con un rialzo del 18% per far fronte all'inflazione, dall'altra la richiesta di dare dignità al lavoro in porto. Subito dopo l'assemblea i lavoratori sono usciti dal varco e hanno bloccato Lungomare Canepa per circa mezz'ora. Sul posto gli agenti della polizia locale a preidiare e regolare la viabilità. L'astensione del lavoro ha riguarda tutti i lavoratori operativi e amministrativi dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale e di tutte le aziende di servizi che applicano il contratto collettivo nazionale di lavoro porti (Fuorimuro e Geam). A Genova si tratta di circa 4 mila lavoratori. Lo stato di agitazione è scattato lo scorso 11 marzo.

"Come sempre Genova dimostra all'Italia intera la fierezza dei portuali - commentano i sindacati  Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti -. Abbiamo scelto, per responsabilità verso la nostra città, di non creare danni eccessivi al traffico e agli scali dei passeggeri, ma questo non sposta di un millimetro la nostra determinazione. Speravamo, forse illusoriamente, che a informare la cittadinanza sulle nostre rivendicazioni avrebbe pensato la stampa cittadina, che credevamo più libera da interessi di mercato. Oggi chiediamo alle istituzioni liguri di schierarsi al nostro fianco per una battaglia che crediamo sacrosanta. Il tempo dirà chi aveva ragione, ma i portuali non hanno più tempo. Se non arriveranno le risposte, la lotta è destinata a proseguire " concludono i sindacati.

PRIMO GIORNO - I lavoratori portuali già dalle prime ore di giovedì hanno chiuso l'accesso ai varchi portuali di Etiopia, Psa G.P e varco di Ponente. Nessun corteo ma i mezzi pesanti in arrivo sono stati deviati e dove possibile informati in anticipo della chiusura dei varchi. Traffico scorrevole lungo la viabilità cittadina con gli agenti della polizia locale chiamati a gestire e regolare la viabilità. È rimasto aperto l'ingresso di varco Albertazzi per permettere a chi deve imbarcarsi per i traghetti in partenza di accedere al porto (leggi qui)

LAVORATORI ACQUARIO DI GENOVA IN SCIOPERO - Sciopero con presidio anche per i lavoratori dell'Acquario di Genova che chiedono il ripristino del contratto integrativo e migliori condizioni economiche. "L'Azienda ha avanzato proposte irricevibili che non coprono nemmeno l'inflazione - dichiarano i rappresentanti sindacali -. Per l'ottenimento del premio di risultato l'azienda ha fissato obiettivi irraggiungibili; sui ticket, a fronte della richiesta di un euro di aumento ce ne hanno proposto mezzo e differito di mesi - dichiarano ancora i sindacati". Per questo sono state effettuate quattro ore di sciopero nella giornata di oggi, venerdì 5 luglio.

 

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