Dopo il rinvio delle assemblee ordinaria e straordinaria (come avevamo previsto già da tempo) è convocato per oggi, lunedì 8 luglio, il Cda dell'Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova. Nel contempo è noto che, sempre come avevamo previsto (LEGGI QUI), Adr (Aeroporti di Roma dei Benetton) che detiene azioni pari al 15% sono oggetto di una proposta di acquisto da parte di MSC.
In pratica il gruppo mondiale di Ginevra della famiglia Aponte che sta facendo un mega shopping a Genova (e potrebbe essere per la Superba una cosa positiva) compreso Il Secolo XIX, avrebbe fatto una offerta irrevocabile di acquisto a Adr per prendersi appunto le sue azioni del Cristoforo Colombo a un importo di circa 475.000 euro. Apparentemente sembra una cifra molto bassa che valorizzerebbe il 100% dell’aeroporto poco più di 3 milioni.
Gli azionisti pubblici però dovranno valutare se esercitare il diritto d’opzione considerando peraltro che, trattandosi proprio di enti pubblici (60% Autorità di Sistema Portuale, 25% Camera di Commercio di Genova), delle loro posizioni ne rispondono anche verso la Corte dei Conti. La domanda che si dovranno pertanto porre in primis i commissari del porto ammiraglio Seno e professor Benedetti, è se le valutazioni fatte del Colombo (nella trattativa privata Adr/Msc) siano congrue o se i valori potrebbero anche invece essere di molto superiori e pertanto un eventuale via libera all’ingresso di MSC a importi apparentemente irrisori potrebbero ledere l’interesse pubblico.
Probabilmente il tema del Cda sarà anche questo: intanto mettere a conoscenza tutta l’assemblea di questa trattativa in corso, valutare l’eventuale gradimento del nuovo azionista che trattandosi di MSC sembra evidente che debba piacere a tutti, ma anche se eventualmente procedere ad un acquisto in proprio diretto da parte di Aeroporto Spa delle azioni, eventualità comunque possibile.
Dovrebbe incidere molto nelle scelte che Cda e poi azionisti dovranno fare, il tema primario che è stato motivo del rinvio della settimana scorsa e cioè quale sia la necessaria entità dell’aumento di capitale ed anche sé alcune voci siano o meno da addebitare tutte sul 2023 oppure se spalmabili da qui sino al termine della concessione nel 2029 quando comunque ENAC dovrà indire la vera gara con durata di 30/40 anni per assegnare l’Aeoporto ad un nuovo concessionario che potrebbe anche essere, qualora deciderà di partecipare, l’attuale concessionario.
D’altronde se si vanno ad analizzare le previsioni di uno dei più grandi analisti al mondo PWC voluto proprio dal presidente Lavarello del Cristoforo Colombo per una corretta e apprezzabile analisi, il nostro aeroporto dovrebbe produrre negli anni prossimi sino alla fine della concessione oltre 10 milioni di utili. E va anche considerato che gli ingenti investimenti di Regione Liguria sul nuovo terminal per milioni di euro consentiranno in autunno, anche grazie alla accelerazione sempre voluta da Lavarello e dal nuovo direttore, l’apertura del nuovo spazio che pare sarà entusiasmante. Una volta aperto questo nuovo spazio inizieranno nuovi lavori in tutta la parte vecchia che verrà chiusa proprio per consegnare nel giro di pochi anni una aerostazione degna di una città come Genova.
Ricordiamo anche gli altri progetti per decine di milioni che ormai sono finanziati e pronti al decollo come la nuova stazione ferroviaria dedicata all’aeroporto e il People Movie che porterà i passeggeri dalla stazione ferroviaria alla nuovissima aerostazione.
Tutto questo farà diventare il Cristoforo Colombo, grazie a ingenti investimenti pubblici e all’ottimo lavoro dei protagonisti della gestione, un aeroporto di notevole valore che si può immaginare potrebbe essere valutato importi ben superiori ai 3 milioni che sarebbe la quotazione di oggi se volessimo dare per accettabile l’offerta di poco di meno di 450 mila euro per il 15%.
Nel cda di questo lunedì intanto probabilmente verranno chiariti alcuni di questi punti che poi dovranno passare dalle decisioni degli azionisti pubblici sia per l’eventuale esercizio della prelazione che per la determinazione dell’aumento di capitale e in quanti anni dovrà’ essere spalmato.
Infine non è chiaro, ad oggi, se Adr abbia comunicato solamente la proposta di acquisto ricevuta da MSC e l’importo o se abbia anche deliberato la vendita a quell’importo e comprendendo o meno l’aumento di capitale che dovrà essere effettuato dall’acquirente. Importo che ad oggi non è ancora un dato certo in attesa proprio delle prossime assemblee di fine luglio.
IL COMMENTO
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