Porto e trasporti

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Il 64% dei liguri è preoccupato degli effetti che l'inchiesta giudiziaria in corso possano avere sul territorio. Questo l'esito del sondaggio commissionato da Primocanale a Tecnè e che sta facendo naturalmente molto discutere. LEGGI QUI

Sul tema è intervenuto Antonio Benvenuti, console della Culmv di Genova. "Non mi pronuncio sugli aspetti giudiziari che non sono di mia competenza, però dal punto di vista del lavoro c’è già un problema per quanto riguarda il rallentamento delle attività portuali in corso dal 2023, che è un aspetto importante poi si aggiunge questo problema tutto nostro, genovese. Qui le navi arrivano sbarcano in imbarcano e va bene, il problema è che non c’è solo questo nel lavoro portuale. C'è un'Autorità, c'è un Commissario e un Comitato di gestione che si è riunito il 1 luglio quindi dopo due mesi e mezzo e in mezzo ci sono tante cose da fare. E' un pò come dire che siamo stati come porto una sorta di treno ad alta velocità che ora è diventato un locale che fa troppe fermate ed è troppo lento. Non è colpa di nessuno è colpa di tutti, però di fatto il problema c'è su quella che è l’attività quotidiana. Si può vivere vivere la giornata per un po’, il motore gira. Ma c'è bisogno poi di riunioni, confronti, delibere, decisioni, piano organico, accordi quadro riunioni fatte tutte a Palazzo San Giorgio, io non ho la pretesa che un commissario che appena arrivato metta assieme tutto però bisogna fare presto".
Benvenuti poi continua. "C’è ancora questa straordinaria opportunità di investimenti, la diga, le infrastrutture, le ferrovie che in tanti convegni abbiamo attestato e non solo dichiarato? Ci sono i soldi? I tempi per le opere si allungano e di quanto? Noi abbiamo bisogno  del nostro lavoro lavoro, di qualcosa che si possa possa agguantare oggi non tra dieci anni e che possa darti una prospettiva la continuità.  Quindi io sono anche sopra il 64% come preoccupazione ".