Dopo alcuni periodi di stallo, sulla facciata che guarda il mare dello storico silos granario Hennebique, nel porto di Genova, sono iniziati i lavori di demolizione delle strutture prive di pregio architettonico dell’iconico edificio. "Questo intervento - spiega l'Autorità di sistema portuale - apre la strada verso la riqualificazione di un bene di grande pregio per la città e per la cultura portuale, di cui conserverà le tracce anche nel progetto di restyling.
L’intervento di riqualificazione di Hennebique, entrato nel vivo con l’avvio delle demolizioni, ridarà vita a un edificio iconico di elevato valore storico introducendo un nuovo modo di vivere lo spazio pubblico, aperto sul mare e sulla città, ecosostenibile, e a misura d’uomo, in un’area determinante per il waterfront cittadino quale cerniera tra il Porto Antico e il porto crocieristico, tra mare e città".
Il materiale di risulta verrà usato per altre opere
"L'intervento prevede la demolizione del corpo basso novecentesco, senza pregio architettonico. I detriti di demolizione vengono deferrizzati, cioè privati della parte di ferro, poi frantumati in pietrisco e trasformati in end of waste per il riciclo per altri cantieri" come ha spiegato il direttore tecnico Fabrizio Mansueto.
Che cosa nascerà dentro Hennebique "fra sei anni"
"Il progetto prevede uno sviluppo polifunzionale del compendio con comparto hospitality dedicato ai turisti delle crociere e del Porto Antico, servizi crocieristici a supporto della vicina Stazione Marittima, una componente ad uffici, uno studentato universitario e spazio museale e servizi dedicati alla città". Questo processo terminerà, se tutto va bene, entro sei anni, come spiegato da Mansueto.
La storia di Hennebique
Costruito a partire dal 1889, l’Hennebique, che prende il nome dell’inventore del calcestruzzo armato, l’imprenditore francese Francois Hennebique, ha due primati. Primo edificio in Italia ad essere costruito con questa tecnica è stato anche il primo silos granaio del porto di Genova. Dalle stive dei mercantili attraccati nella banchina ai piedi del silos, il grano veniva velocemente scaricato e immagazzinato grazie a un complesso sistema di tramogge per poi essere caricato sui carri o sui vagoni ferroviari che correvano adiacenti al complesso. Concepito come un edificio-macchinario all’avanguardia, oggi rappresenta un’importante testimonianza del processo di industrializzazione del porto di Genova.