Porto e trasporti

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di Andrea Popolano

A Terrazza Colombo focus sul Terzo Valico. L'obiettivo è capire a che punto sono i lavori e quali i tempi di realizzazione dell'intera opera. Quando passerà il primo treno? Qual è la situazione del finanziamento e dell'iter legato ai lavori nella tratta dopo il Terzo Valico, il quadruplicamento da Tortona a Milano? A fare il punto della situazione è il commissario al Terzo Valico Calogero Mauceri che ha spiegato nel dettaglio le problematiche affrontate nella realizzazione dell'opera tra il ritrovamento di amianto e la presenza del gas nelle gallerie da scavare. "Entro l'anno dovremmo arrivare all'abbattimento dei due diaframmi delle gallerie tra Cravasco e Vallemme" ha spiegato il commissario durante la sua relazione. Ma sulle tempistiche esatte di fine lavori ancora non c'è una data certa indicata.      

GLI INTERVENTI

Franco Manzitti ripercorre le tappe del progetto: "Questa per me è anche una parte molto personale e coinvolgente visto il ruolo avuto da mio padre in quest'opera. Sono molto preoccupato per capire come andrà a finire quest'opera che i liguri aspettano da oltre un secolo. L'obiettivo è far viaggiare le merci e i passeggeri velocemente verso Milano. Una necessità fondamentale visto che le linee esistenti non erano sufficienti. Per questo si è resa necessaria una linea diretta Genova-Milano". Manzitti poi ripercorre tutte le tappe storiche legate all'iter di approvazione del progetto. "Il tempo che passa aumenta le difficoltà, dal 1994 iniziano una serie di problemi ma i lavori iniziano. Ci sono stati svariati problemi come le talpe bloccate o la presenza delle bolle di gas che sono stati parzialmente nascosti". 

Gigi Grillo, senatore presidente Commissione Trasporti: "Il Cipe del 2001 del governo Berlusconi mise le ali per la realizzazione di quest'opera. Si approvarono fondamentalmente tre leggi importanti che permettevano il finanziamento per le opere. Il decreto attuativo e il codice degli appalti venne approvato all'unanimità e in Parlamento".

Maurizio Rossi: "Bisogna dire che l'alta velocità tra Genova e Milano non ci sarà mai. Noi siamo scesi dal sogno di trent’anni fa di avere una velocità di 250 a quello dei 180 km orari. Per andare a lavorare a Milano non si potranno mai velocizzare i tempi senza il quadruplicamento. Questo è fondamentale, altrimenti è impossibile abbattere i tempi. In questi anni il costo del Terzo Valico è lievitato invece il progetto per il quadruplicamento in pianura non è mai stato fatto, questo è il problema primario". 

Maurizio Caviglia, segretario della Camera di Commercio di Genova: "Per noi il Terzo Valico vuol dire togliersi dall'isolamento e creare un collegamento con il resto del territorio. Primi in Italia abbiamo fatto un libro bianco sulle opere infrastrutturali, ci sono tutte le opere e le diverse situazioni. Gli imprenditori devono avere delle certezze e noi non le abbiamo. Ma queste servono per programmare. Parliamo del nodo di Genova, della zona logistica semplificata. Serve anche una collaborazione con le imprese perché ci sono degli impegni che dobbiamo perseguire e dobbiamo essere uniti".

Furio Truzzi, presidente Assoutenti fa il punto sui tempi della Genova-Milano con i tanti minuti al di là dei tempi ufficiali, che i liguri hanno trascorso in attesa di arrivare a Milano tra ritardi e altri problemi. La levitazione magnetica è una tecnologia innovativa che promette di superare il sistema Hyperloop, che raggiunge velocità di 900 km/h all'interno di tubi. Invito la politica e il settore tecnico a considerare seriamente la possibilità di un convegno presso la Camera di Commercio per approfondire questo tema, inaugurato da Zaia nel settembre scorso grazie all'azienda veneta IronLev. Questa azienda produce un sistema di levitazione magnetica che non solo è efficiente dal punto di vista energetico, ma utilizza anche i binari esistenti, evitando così spese aggiuntive. 

È chiaro che questa tecnologia rappresenta una grande opportunità. Concludendo, se vogliamo guardare al futuro, è fondamentale che la politica non limiti la nostra fantasia e le nostre idee. Oggi, grazie alla levitazione magnetica, è possibile percorrere distanze in soli 15 minuti. Considerando il quadruplicamento delle infrastrutture e altre variabili, ci si deve chiedere quanti anni richiederà questo processo rispetto al tempo necessario per implementare tecnologie già esistenti. Non vorrei che, nella corsa tra queste due tecnologie, l'altra arrivasse prima e ci permettesse di goderci un piatto di spaghetti al pesto o un ossobuco a Milano. Questo non è solo un modo per descrivere il piacere del pranzo, ma anche un sogno: quello di rendere Genova e Milano una grande continuità territoriale".

Alessandro Cavo, presidente di Ascom Confcommercio: "Il commercio di Genova ha bisogno del Terzo Valico, la Liguria ha bisogno della connessione per far sì che possano esserci nuovi genovesi. Questo porterebbe a diversi genovesi a tornare a vivere a Genova. Il commercio è stanco, negli ultimi 40 anni abbiamo vissuto un calo demografico pazzesco, siamo quello che sarà l'Europa tra qualche anno. Noi dobbiamo guardare avanti".

Angelo Matellini, segretario Cna Liguria: "Nessuno oggi ha citato il vecchio triangolo Milano-Torino-Genova che è stato sostituito. Fa parte di un cambiamento che ha portato a un impoverimento. Un collegamento tra Nord Ovest e Rotterdam è fondamentale per tutta la portualità, non solo quella ligure. In tutti questi anni Genova purtroppo non è riuscita a far comprendere questa, e in questi ultimi 100 anni non è stata fatta alcuna opera importante e questo ha portato addirittura a un allungamento dei tempi. Le altre opere che sono in itinere sono importanti per la Liguria ma il Terzo Valico è centrale. Se le merci hanno questo cono di bottiglia e Genova deve sopportare tutti i problemi connessi fa sì che molte persone pensino che la logistica sia un qualcosa che dà fastidio, in realtà serve a migliorare la qualità della vita dei cittadini". 

Luca Pastorino, deputato ligure del Partito democratico: "L'amministratore delegato Donnarumma dovrebbe venire in Commissione Trasporti alla Camera il 4, 5 o 6 febbraio. Intanto, abbiamo queste slide che illustrano come la presenza del nodo di Genova e del terzo valico dei Giovi sia tra le principali iniziative infrastrutturali. Nella trasformazione della rete è evidenziata la voce "Liguria-Alpi" nelle tratte di alta velocità. Tuttavia, abbiamo un problema di binari, e questa sarà una delle domande che porremo a Donnarumma. Notiamo che ci sono tratte delineate sia da Genova a Milano che da Torino a Ventimiglia. Questo è un tema importante che affronteremo durante l'audizione in Commissione Trasporti. Devo dire che la Liguria è ben rappresentata, non solo dal vice ministro Rixi, ma anche da altri rappresentanti politici, il che costituisce un valore aggiunto. È fondamentale che tutti collaboriamo per definire le priorità legate non solo alla rete ferroviaria ma anche ai trasporti in generale, con particolare attenzione al completamento del terzo valico. Inoltre, c'è la questione del quadruplicamento dell'opera, che consideriamo fondamentale per il Terzo Valico".

Calogero Mauceri, commissario Terzo Valico: "Quando si parla di Terzo Valico ho la sensazione che si parli di una piccola e semplice linea ferroviaria che attraversa una parte d'Italia. Bisogna dire che è la più grande opera ferroviaria infrastrutturale che viene costruita in Italia. Il suo costo è di 10,6 miliardi che è il progetto unico Terzo Valico dei Giovi - Nodo di Genova. Solo il Terzo Valico è 8,2 miliardi, il resto è il Nodo di Genova. Al momento ci sono 12 scavi in corso. Si parla di 53km che collegano Genova con Tortona, è la più grande opera ferroviaria in corso in Italia. Ma dove siamo arrivati? In questi ultimi 4 anni sono stati scavati 47 km di gallerie, prima erano 34. Siamo arrivati nel tratto più difficile, abbiamo completato tutte le gallerie che riguardano la Liguria, rimane da scavare circa 1,3km a Castagnola e tra Castagnola e Vallemme e quella più complessa tra Vallemme e Radimero. La presenza del gas ha determinato un ritardo. Abbiamo poi trovato dell'amianto e le normative di sicurezza non permettono di andare avanti più velocemente (l'amianto ha un trattamento a norma di legge che deve essere seguito ndr)". Mauceri poi fa il resoconto dei tempi dei lavori già effettuati. "Il fatto che i 6km non sono stati completati all'altezza di Voltaggio dipende dalla cosiddetta zona tettonica tra Sestri e Voltaggio, le centine non reggevano la pressione della montagna, per questo è stato necessario fare una modifica del progetto. Poi c'è stato il problema dell'amianto, quello che determina problemi è se la rottura delle pietre libera nell'ambiente le fibre di amianto. Ci sono dei protocolli di gestione previsti anche con le asl. In questi casi non ci può essere comunicazione tra aree con amianto e aree senza. Questo comporta un rallentamento, si va avanti con ispezioni ogni 50 metri per capire se la presenza di amianto permette un avanzare più veloce (amianto sotto soglia ndr). Nell'ultimo km del tratto Radimero e Vallemme  ha portato a un problema della Tmb (macchina che serve per perforare la montagna ndr) a causa della pressione della montagna. La velocità di scavo della Tmb è maggiore rispetto a quella dello scavo tradizionale, si è allora pensato di modificare la Tmb portando una sorta di concio armato capace di contrastare la forza di pressione della montagna. Quindi bisogna allargare lo scavo della galleria, metterlo in sicurezza con una costruzione in calcestruzzo e quindi cambiare la testa della Tmb. Queste operazioni sono nella fase conclusiva, prevediamo che in aprile sia completamente smontata la testa della fresa e quindi ripartire con lo scavo tradizionale. L'ultima criticità che abbiamo trovato è quella del gas che è stato trovato su cinque fronti, sui tre è stato superato rapidamente mentre su due (a Radimero) no. Sono stati fatti studi e analisi ad hoc e sono state studiate in autunno le soluzioni tecniche che consentono di riprendere gli scavi. Le prime azioni effettuate sono state le analisi al fronte di scavo, le rocce sono intrise di questo gas. Verranno inserite delle tubazioni che funzioneranno come dei rubinetti che permettano di farlo defluire e permettano ai tecnici di scendere in galleria. Il secondo elemento è un aumento dells ventilazione per far abbassare i livelli di concentramento del gas. La terza soluzione è quella di fare delle esplosioni controllate che sono anche la soluzione più sicura perché avviene senza la presenza delle maestranze. Sono inoltre anche stati studiati dei pozzi ad hoc".

Ma quali sono gli obiettivi da raggiungere nel corso di quest'anno? "Sul nodo di Genova i lavori sono quasi finiti, mancano delle rifiniture da completare entro i prossimi mesi, entro la fine dell'anno dovremo concludere anche il sestuplicamento. Per quanto riguarda il Terzo Valico prevediamo entro l'anno l'abbattimento dei due diaframmi delle gallerie tra Cravasco e Vallemme" precisa il commissario del Terzo Valico che annuncia che a marzo ci sarà una nuova giornata di open day ma lo faremo sul sestuplicamento. "Entro il 2026 arriveremo al completamento della linea del Campasso" spiega Mauceri.    

La tavola rotonda

Alla tavola rotonda partecipano oltre al commissario Mauceri, il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, il presidente di Regione Liguria Marco Bucci, il sindaco facente funzioni di Genova Pietro Piciocchi, il vicepresidente della commissione Trasporti al senato Lorenzo Basso, il presidente di Assarmatori Stefano Messina, il presidente della Camera di commercio di Genova Luigi Attanasio oltre ai giornalisti Franco Manzitti ed Elisabetta Biancalani.

 

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