Porto e trasporti

10 minuti e 26 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani, Andrea Popolano

La scadenza della concessione del 2029, l'inaugurazione della nuova aerostazione del 17 marzo, il moving walkway che collegherà la stazione ferrovia all'aeroporto e poi ancora il nuovo assetto societario, il caro prezzi e la possibilità di ottenere la continuità territoriale. Questi e altri argomenti al centro di "Terrazza incontra l'aeroporto di Genova" il format di Primocanale condotto dal presidente di Terrazza Colombo Maurizio Rossi che nell'ultima edizione di gennaio aveva visto protagonista il Terzo Valico. Ad aprire l'incontro proprio Rossi che ha ripercorso le ultime tappe societarie vissute dal Colombo.

Gli interventi

Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto: "L'aeroporto di Genova ha una delle piste più performanti d'Italia, può atterrare qualsiasi titolo di velivolo. Nelle potenzialità e possibilità non ha nulla da invidiare. Questo ci permette di guardare al mercato con ottimismo. Ma il numero di passeggeri è nettamente inferiore ad altri scali. E' ancora un fanalino di coda rispetto ad altre realtà. In molti casi di successo una partecipazione di privati risulta essere fondamentale per lo sviluppo dello scalo. Importanza della zls che va a premiare l'aeroporto perché è incluso all'interno dell'area, questo è determinante per noi, è la stessa situazione che vive l'aeroporto di Barcellona. E poi bisogna guardare al futuro, un aspetto centrale è la capacità di assistere lo sviluppo delle nuove tecnologie. Ci sono diverse realtà sul territorio. Si può pensare di investire in un hangar per la manutenzione degli aerei privati, questo è un suggerimento che lanciamo nel tavolo. E poi pensiamo a Piaggio Aero che sta vivendo un nuovo rilancio con i nuovi proprietari che intendono investire sui droni. Genova è un una posizione strategica da questo punto di vista. Noi diciamo che servono sinergie importanti"

.

Poi il presidente Terrazza Colombo Maurizio Rossi ha ripercorso i progetti in atto nell'aeroporto con l'inaugurazione della nuova aerostazione prevista il prossimo 17 marzo, la nuova stazione ferroviaria e il moving walkway con fine lavori al 2026. E poi l'analisi sul futuro societario dell'Aeroporto di Genova.  

Enrico Musso, presidente Aeroporto di Genova: "Nei mesi scorsi l'aeroporto di Genova ha vissuto una situazione delicatissima. Dal punto di vista della gestione e del bilancio. Abbiamo rischiato grosso nel 2024. E' stata messa in forse la continuità aziendale. Ha rischiato di chiudere. Solo grazie a molte e lunghe interlocuzioni con i soci, con il collegio sindacale ha preservato la continuità aziendale. L'aeroporto ha passato la nottata e possiamo dire che il 2024 è andato meglio. Un bilancio che chiuderà con un utile intorno a 200-400 mila euro e anche il traffico passeggeri è aumentato del 4%, pur meno dell'incremento nazionale. Nel 2025 puntiamo ad avere i traffici pre Covid che vorrebbe dire fare il record all time. E' sempre stato un aeroporto che non regge il confronto con l'importanza della città. Ci sono degli investimenti importanti, alcuni già terminati: la pista, la parte gestione bagagli, la nuova aerostazione che verrà i inaugurato il 17 marzo. Il nuovo sistema permetterà di non dover togliere i computer e liquidi. Sarà un bell'aeroporto. Ci sono molti investimenti che poi non riguardano direttamente l'aeroporto ma sono al servizio dell'aeroporto. Il principale è la stazione ferroviaria. E poi c'è la passerella che permetterà ai passeggeri di arrivare in 5 minuti di arrivare al treno. Altri investimenti si stanno facendo tra Principe e la Stazione Marittima ad esempio. Questo sottolinea l'attenzione al turismo. La situazione più promettente nel breve-medio periodo è quello del turismo in entrata. La nostra demografia invece fa sì che non siano tanti i genovesi che escono dalla regione. I tanti aeroporti, dobbiamo invertire questa tendenza. Noi abbiamo solo un flusso, quello di Roma. Le città del Sud ad esempio hanno due traffici: Milano e Roma. Poi c'è la questione della profettibilità e questa la fanno le compagnie aeree. Una profettibilità che fanno in base ai loro collegamenti già presenti. Ci sono diverse situazione da analizzare. I collegamenti con Roma sono un problema per il nostro aeroporto. Poi c'è la questione degli investimenti privati. C'è lo scenario di un operatore esperto che sia in grado di attirare le compagnie. Oppure le possibilità di un partner pubblico, non è una cosa fuori di logica. La legge impone che sia almeno il 30%. La vera questione è che l'aeroporto serva il territorio e dia soddisfazione ai genovesi e ai liguri. Ovviamente nessuno viene per fare beneficenza ma vuole gestire. Poi c'è la questione della concessione che scade nel 2029. Non dimentichiamo che se arriva un investitore, e fa investimenti significativi, anche in pendenza di questa scadenza del 2029, qualora 2029 dovesse esserci la gara, questo sarebbe fortemente avvantaggiato. Io vedo con un certo ottimismo certo c’è bisogno anche di un promozione. C’è bisogno anche di una di una forte capacità di collocare questo straordinaria concentrazione di investimenti 

Edoardo Monzani, presidente di Stazioni Marittime: "Il trend delle crociere, che a Genova è molto stabile, per quanto riguarda l'aeroporto vive invece degli alti e bassi. Ora non ci sono delle strategie strutturate per portare chi si imbarca nelle crociere all'aeroporto e viceversa. Un tempo questi piani c'era. Oggi la gran parte dei passeggeri che si imbarca in crociera viene dai pullman. Per dare dei numeri: il più grosso vettore che abbiamo fa circa 465mila passeggeri, di questi il 10% arriva dall'aeroporto. Poi vedremo, certamente c'è la speranza che questo traffico possa far crescere aeroporto"

La tavola rotonda

La seconda parte è una tavola rotonda alla quale partecipano Andrea Giachero, presidente Spediporto; Stefano Messina, presidente Assarmatori; Enrico Musso, presidente Aeroporto di Genova; Maurizio Caviglia, segretario Camera di Commercio; Massimo Giacchetta, presidente CNA Liguria; Lorenzo Basso, vice presidente Commissione trasporti Senato; Massimo Seno, commissario dell'Autorità di sistema portuale e Pietro Piciocchi, sindaco facente funzioni di Genova.

Basso (senatore Pd): "Tema continuità territoriale è fondamentale. La richiesta è semplice: inserire l'aeroporto di Genova di avere dei bandi per avere dei prezzi calmierati". Piciocchi (sindaco facente funzioni): "Il consiglio comunale ha approvato la scorsa settimana un ordine del giorno sul tema. Continuità territoriale può essere una soluzione ponte perché stiamo costruendo delle opere che ancora non sono pronte. Ma noi dobbiamo lavorare per avere un mercato sistemico. Abbiamo perso delle opportunità in passato per connettere la città al mondo e trasmettere questa cultura".

Rossi (Terrazza Colombo) ricorda la situazione societaria e la necessità che l'Autorità portuale cede in tutto o in parte le sue quote. Seno (Adsp): "L'ente nel corso dell'estate ha dovuto fronteggiare una situazione complessa con il capitale finito sotto la soglia minima prevista. La prima cosa che abbiamo fatto è stato rivedere le varie partite di bilancio. Noi siamo favorevoli all'innesto di un socio di mestiere e qualificato. Ora ci sono delle interlocuzione con ministero dei Trasporti e il Cda per delineare il futuro. Ancora non c'è una decisione, ma stiamo analizzando tutte le possibilità, sia quella dove la parte pubblica è maggioritaria sia quella dove la parte pubblica resta minoritaria. C'è la questione della concessione, avremo prossimamente degli incontri con l'Enav. Ci sono diversi scenari all'orizzonte. Il tutto nell'ottica di crescita dell'aeroporto".

Caviglia (Camera di Commercio Genova): "Abbiamo da sempre chiesto di impegnarsi per far crescere l'aeroporto, serve per far crescere il territorio. Abbiamo un'aviazione privata che va benissimo ma ha grande possibilità di crescita. C'è poi l'opportunità del turismo congressuale, questo è un elemento centrale che viene considerato perché cerca di avere un aeroporto in città come il nostro. Il settore crocieristico possono essere un settore che può portare a un'espansione. Abbiamo lasciato a Msc con un 10% di quota che non ha accolto ma speriamo possa ripensarci. L'investimento del soggetto che entrerà sarà comunque remunerativo rispetto a quelli che sono gli indennizzi per il fine concessione. L'investimento fatto oggi diventerà comunque profittevole. Quello che dobbiamo verificare è capire se ci sono spazi per l'allungamento della concessione".

Messina (Assarmatori): "Negli ultimi mesi è stato fatto un ottimo lavoro. Quanto fatto da Adr non ha portato agli effetti sperati, osservo solo che 10-15 anni fa pensavamo potesse essere un soggetto utile alla crescita dell'aeroporto poi non si è verificato. La competizione con gli altri territori è fondamentale: il Levante ha Pisa, il Ponente ha Nizza, il Nord ha Malpensa. E poi c'è limite del porto: le gru, le distanze, e altro rappresentano un ostacolo allo sviluppo. Le crociere sono fondamentali, qui la parte più importante è la logistica a terra. Io non avrei una particolare fretta sulla privatizzazione. La partita va portata avanti in un tempo medio. Non mi preoccupa nemmeno la concessione. Se c'è qualcuno che è interessato a entrare ben venga".

Giacchetta (Cna): "Ho attraversato in 40 anni composizione diverse, oggi accanto al concetto privatizzazione vediamo anche dei progetti. Autorità portuale in passato ha sempre avuto un atteggiamento passivo. Ha usato l'aeroporto quasi come magazzino. Oggi spero che questa situazione sia cambiata. Noi dobbiamo pensare cosa avviene nel mondo. Ad esempio l'Italia potrebbe avere un ruolo strategico nel Medirettaneo, e in questo Genova potrà essere centrale. Noi poi abbiamo un competitor che è Trieste. Noi dobbiamo premere per la privatizzazione. Passeggeri? Non solo crociere ma anche turismo. Per quanto riguarda le merci dobbiamo dire che in Italia è bassissima. Gurdiamo Taranto che ci sta davanti. Noi dobbiamo portare interventi di semplificazione e delle idee e dei progetti sul territorio".

Giachero (Spediporto): "L'Aeroporto di Genova è cruciale per lo sviluppo della progettualità nel nosro territorio. Un territorio calato in un sistema tecnologico e infrastrutturale che è un unicum. Sulle merci ci stiamo muovendo attivamente, abbiamo una situazione difficile sul fronte infrastruuturale. Il Covid ha portato un calo delle merci che è difficile da recuperare. Sul fronte cargo è fondamentale individuare uno o più partner industriali che faccia sviluppare il fronte crociere. È impensabile che l'aeroporto non abbia una connessione con Madrid visto che abbiamo la comunità ecuadoriana più importante d'Italia. Bisogna lavorare meno sulla politica e molto di più sulla sinergia tra le parti e presentare Genova con tutte le opportunità che può offrire. Genova può essere strategica per l'Italia ma anche per l'Europa. Oggi è necessaria un'azione commerciale completamente diversa, non solo verso le compagnie aeree ma anche gli altri aeroporti. Genova può essere di supporto a Milano sul piano cargo visto che Milano è arrivata al limite". 

Poi l'analisi sul caro voli e sui lavori in corso e previsti tra i quali la nuova aerostazione, il collegamento con la stazione ferroviaria e il tapis roulant di 600 metri che porterà direttamente all'aerostazione, il collegamento diretto tra la Stazione Principe e Stazioni Marittime, due opere che permetteranno a chi arriva in aeroporto di raggiungere rapidamente prima la stazione ferroviaoria e poi l'area portuale.

Furio Truzzi, presidente Assoutenti: "L'anno 2024 si è chiuso con profitti stratosferici per le compagnie aeree. Una nostra ricerca ha segnalato che è una delle città più care. Serve una policy seria per il caro biglietti. Trasporto aereo non è solo per ricchi ma va considerato per tutti. Per quanto riguarda Genova, sono migliorate tante cose. Poter dire che i biglietti costano di meno sarebbe una grande soddisfazione. Concedeti una battuta, se diciamo che la Liguria è tagliata con la forbice allora per arrivare serve l'aereo". Rossi: "Perché gli aerei sono così cari? Ci sono diveri motivi tra questi anche perché non c'è la concorrenza dei treni veloci che permettono di creare competitività". Piciocchi: "E' uno scandalo che i nostri cittadini siano vessati da questo punto di vista. Benissimo la continuità territoriale ma serve un piano per pensare al nostro aeroporto tra 15-20 anni. Serve un partner industriale per questo e serve fare tutti assieme sinergia. Poi a mio avviso non dobbiamo fare un dramma della questione della concessione perché questo accade ovunque. Un grande limite dell'aeroporto di Genova è quello che pur essendo un aeroporto in città non è collegato via treno, i tanti lavori serviranno a colmare questo gap con altre realtà".

Basso: "Oggi abbiamo una serie di investimenti importante sull'aeroprorto Cristoforo Colombo. Sulla necessità di avere un investimento del privato io non penso sia importante accelerare sui tempi quanto piuttosto trovarlo. Poi bisogna lavorare per dare ai nostri concittadini la possibilità di poter viaggiare a prezzi congrui. Dobbiamo portare a casa la continuità territoriale ma serve la volontà politica da parte di tutti di ottenerlo. Altri ci sono riusciti, dobbiamo lavorare tutti assieme". Giachero: "L'obiettivo è quello di cercare un partner industriale il prima possibile". Musso: "Dobbiamo essere consapevoli del nostro aeroporto. Poi sono le compagnie aeree che decidono di puntare su un aereo e tutto si basa sulle stime che fanno le compagnie. Comanda la domanda ma ora troverà qualcosa. Serve un interlocutore forte nella gestione. E una visione condivisa per quello che deve essere l'aeroporto. Quello che conta è quello che restituisce l'aeroporto al territorio".

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook