GENOVA - "Il sindaco sta facendo anche da presidente dell'Autorità portuale e sta facendo danni" così il capogruppo del Pd in Comune Alessandro Terrile attacca Marco Bucci. Al centro la questione del trasferimento dei depositi costieri da Multedo a ponte Somalia a Sampierdarena e la decisione della Grimaldi di spostare le navi commerciali in partenza da Porto Torres da Genova a Savona. Una linea che vedrà in futuro anche l'attivazione della tratta passeggeri.
"Genova sta pagando una scelta scellerata fatta dal sindaco. E' la prova che le scelte non vanno nella direzione dello sviluppo ma che portano alla perdita di posti di lavoro. Oltre a questo c'è la questione del modo arrogante di gestire beni come le banchine portuali che non sono di competenza del Comune. Sono beni pubblici che seguono precise procedure e gare, non esiste che sia il sindaco a decidere. Vedremo nei prossimi mesi le conseguenze anche sul lavoro della compagnia portuale. Ci auguriamo che la decisione venga rivista. L'interferenza del sindaco Bucci sta portando dei disastri allo sviluppo del porto. Ci auguriamo che anche a Genova venga rispettata la legge".
Non tarda ad arrivare la replica del Comune di Genova con l'assessore allo Sviluppo economico portuale e logistico Francesco Maresca: "L'opposizione dimentica che la legge Delrio ha inserito lacci e lacciuoli. Il Comune ha molto potere nei confronti dell'Autorità di sistema portuale soprattutto sulla questione della compatibilità con il piano urbanistico comunale. Anche a livello ministeriale si deve capire che se le Autorità portuali sono infrastrutture sensibili e devono essere sensibili anche nei confronti della città e dei cittadini che hanno pieno diritto a vivere in sinergia con il porto. Il sindaco Bucci sta tutelando la crescita della città".
Intanto al centro della questione resta la vicenda dello spostamento dei depositi costieri da Multedo a ponte Somalia nel bacino portuale di Sampierdarena. "L'opposizione accusa: "Dopo il comitato di gestione portuale di fine dicembre è sceso il silenzio assoluto, non abbiamo nessuna certezza che siano stati superati gli ostacoli che avevano consigliato una pausa di riflessione, sono passati tre mesi e siamo ancora nella piena incertezza, c'è l'ordinanza della capitaneria di porto che vieta la navigazione delle chimichiere e siamo in attesa del parere del consiglio superiore dei lavori pubblici" spiega Terrile.
Il Comune fa il punto della situazione: "La pratica sta seguendo il suo iter e ora è a Roma tramite il consiglio dei lavori pubblici. E' agli atti e valuteranno se è una pratica compatibile con l'ordinamento vigente e suscettibile di integrazioni o modifiche. La pratica sta andando avanti e noi siamo fermi, nel rispetto delle norme, sulla posizione. Se tutti gli enti penseranno che sia una scelta giusta noi andiamo avanti" conclude Maresca.