GENOVA - "Stiamo vivendo una situazione non frequente, paragonabile a quella del luglio del 2006. All'epoca l'ondata di calore era stata violenta e permanente molto simile con quella attuale" così Ernesto Palummeri coordinatore per le ondate di calore per la Liguria. Una situazione di caldo e sensazione opprimente che dura ormai da tempo e che non sembra al momento avere una data di fine. A Genova il ministero della Salute ha prolungato il bollino rosso per ondata di calore anche per la giornata di domenica 24 luglio (Leggi qui).
Domenica sarà dunque il quinto giorno consecutivo con l'allerta massima per caldo sul capoluogo ligure. Prima erano seguite le giornate di bolino arancione e prima ancora di bollino giallo. Un crescendo di caldo che molti associano alla torrida estate del 2003 ricordata come la più calda degli ultimi anni. Ma la situazione di 19 anni fa aveva riguardato un periodo diverso come spiega Palummeri: "L'ondata di calore del 2003 si era sviluppata nel mese di luglio e proseguita ad agosto, guardando però soltanto luglio l'ondata di calore era stata superata da quella del 2006, un'ondata molto simile a quella attuale. Solo alla fine potremmo fare un confronto" precisa coordinatore per le ondate di calore per la Liguria.
Con un caldo così pressante e continuo aumentano le situazioni di rischio. I consigli da seguire sono sempre gli stessi e rimandano anche alla responsabilità e intelligenza di ognuno. Evitare dunque camminate non necessarie nelle ore più calde della giornata specialmente se si è soggetti fragili o anziani. Per i più giovani inutile andare a correre quando la temperature percepita sfiora i 40 gradi.
Ma si cerca in generale di andare incontro un po' a tutti, come precisa ancora Palummeri: "Abbiamo anche avvertito la asl affinché possa recuperare le persone che hanno appuntamenti nelle ore centrali della giornata per spostarli (e far cambiare l'orario ndr) ma bisogna vedere se gli stessi accetteranno. Questo proprio per evitare che là dove si fa salute si possano verificarsi situazioni di rischio. C'è da dire che abbiamo molte chiamate al 118 per casi di malore legati al caldo, poi però quelle che raggiungono i pronto soccorso sono meno". In questi casi si richiamano tutti all'attenzione, soprattutto gli anziani che seguono specifiche terapie. Un confronto con il proprio medico di famiglia è sempre una buona idea.
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