Fondi per poter rendere il settore funzionante e appetibile e la speranza che con il nuovo ministro della Sanità, un tecnico, le cose evolvano per il meglio: è il pensiero di Anaao-Assomed, l'associazione dei medici e dirigenti sanitari italiani, a due giorni dal giuramento del nuovo governo e dalla nomina di Orazio Schillaci al dicastero della Salute.
Lo ha spiegato a Primocanale il segretario regionale ligure dell'associazione Raffaele Aloi, elencando le tre priorità che il governo dovrebbe affrontare per il settore: "Il primo è l'aumento della spesa pubblica sul servizio sanitario nazionale e pertanto anche questo tetto di spesa che hanno le regioni e che le condiziona nel poter utilizzare dei fondi che non possono essere usati per le assunzioni. Il secondo, una appetibilità maggiore per i giovani e per far sì che non ci sia la fuga dai reparti come i pronti soccorso; il terzo assumere e assumere, perché il problema è la carenza di personale nei reparti di emergenza".
Ottima accoglienza da parte dell'associazione per il nuovo ministro: "Il ministro Schillaci è un medico e si presenta da solo per via dei suoi titoli, è stato già componente delle commissioni sanità del ministro Speranza, per noi è una nomina positiva perché conosce già la situazione in cui versa la sanità pubblica", conclude Aloi.
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità