GENOVA - "In Liguria ci stiamo avvicinando a 300mila vaccinazioni antinfluenzali mentre per il vaccino anticovid sono 60mila le dosi effettuate". Così a Primocanale il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi a tre mesi dall'inizio della campagna vaccinale in Liguria.
Il rischio fuga dal vaccino era concreto e temuto da tutti gli epidemiologi e infettivologi e in parte è quello che è accaduto anche nella nostra regione. L’immunizzazione, in un clima di disinteresse e diffidenza, procede a rilento anche tra i più anziani e i fragili ossia coloro a cui le campagne sono rivolte principalmente.
"Veniamo da un paio di anni dove la vaccinazione è stata al centro dell'attività di prevenzione per il Covid ma anche di una serie di polemiche che hanno portato a un sentimento generale di disaffezione - spiega Ansaldi - siamo quasi a 300mila dosi di antinfluenzale fatte e 60mila anticovid per l'influenza siamo il 10% sotto rispetto ai numeri dell'anno scorso".
Stiamo vivendo il periodo del picco ossia della massima circolazione dei virus e il consiglio di Ansaldi è quello, per fragili e anziani, di vaccinarsi se non lo si è ancora fatto: "E' ancora il momento di vaccinarsi per il Covid perché la stagione del Covid ci ha insegnato che la circolazione può arrivare a marzo e anche superarlo".
Con amarezza il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi ammette che sperava in qualcosa di più: "Abbiamo avuto una copertura inferiore, per una popolazione come la nostra fragile e anziana il mio obiettivo era quello di migliorare il dato dell’anno scorso e avvicinarsi a quello dell'organizzazione mondiale della sanità che è il 70%, temo invece che raggiungeremo il 50-55% che un dato buono per il periodo pre covid ma speravo che la pandemia avesse insegnato ai genovesi, ai liguri e agli italiani che la vaccinazione è lo strumento principale per prevenire queste patologie".