GENOVA - "Abbiamo il 30/40% in più di casi di influenza registrato da 20 anni a questa parte, nonostante questo anche grazie ai flu point i pronto soccorso seppur con difficoltà hanno retto". Così a Primocanale il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi.
"Il quadro epidemiologico attuale è caratterizzato dal più alto numero di casi da quando esiste il sistema di sorveglianza vent'anni fa - spiega Ansaldi -giusto per darmi un’idea abbiamo il 30-40% in più di casi rispetto al picco della pandemia di una quindicina di anni fa e quindi uno stress significativo ma nonostante questo quadro impegnativo devo dire che è vero che ci sono state difficoltà nei pronto soccorso ma mai ci sono state criticità assolute come hanno rilevato i colleghi di altre regioni come la Toscana, la Campania dove addirittura l’attività di elezione è stata sospesa".
"Come era stato anticipato – racconta il direttore generale di Alisa - dopo una iniziale fase di plateau di inizio di dicembre, la diffusione di virus respiratori è tornata a crescere nelle festività, spinta anche dalle relazioni sociali connesse al periodo natalizio. Ci troviamo ora in prossimità del picco influenzale (collegato soprattutto al virus N1H1), ma non possiamo escludere che nelle prossime settimane si verifichi un nuovo incremento di casi legato alla diffusione di un altro virus influenzale (H3N2) che quest’anno non ha ancora circolato".
"Gli 800 accessi ai flu point hanno fatto la differenza fra un pronto soccorso molto congestionato in grandi difficoltà e un pronto soccorso impegnato ma che ha garantito l’offerta ai cittadini".
Sempre valido l'appello alla vaccinazione per anziani e fragili: "E ancora utile vaccinarsi per mettersi in sicurezza dalle forme più gravi dei virus che circolano e circoleranno ancora".
IL COMMENTO
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