GENOVA - Il picco dell'influenza è stato raggiunto in Liguria come previsto durante le feste. A confermarlo a Primocanale il professor Giancarlo Icardi direttore del dipartimento di Igiene dell'Università di Genova e referente ligure dell'Istituto superiore di sanità.
"Abbiamo avuto un'impennata dei contagi con un incremento del 57% dei casi di sindromi influenzali a partire dal 10 dicembre con un assestamento nella settimana che ha portato a Natale e l'attuale - spiega Icardi - vuol dire che noi siamo passati da 10 casi su 1000 o sempre preferite uno su 100 a 15-16 casi su 1000 o 1,5% che tradotto in numeri vuol dire che settimanalmente negli ultimi 10 giorni in Liguria sono messi ko da sindromi influenzali circa 25.000 liguri".
"Passato il picco stiamo vivendo una fase di plateau dilatato con numeri stabili in cui ci possiamo aspettare piccole variazioni in più o in meno ma non significative - sottolinea Icardi - il che vuol dire che sostanzialmente se guariscono mille liguri oggi ce ne sono più o meno altri 1000 che si ammalano".
A circolare è il virus influenzale H1N1 molto più dannoso del ceppo dell’anno scorso e ai fragili può causare ricadute pesanti compreso le ospedalizzazioni.
Ma quando andrà meglio? Per il professor Icardi "questa situazione dovrebbe durare ancora una settimana o due poi, sempre usando il condizionale, dovrebbe vedersi una lenta discesa dei casi".
Sul vaccino Icardi non ha dubbi: "Anche se è stato raggiunto il picco è importante per chi è anziano e fragile fare la vaccinazione non solo antinfluenzale ma anche contro il Covid, non è troppo tardi, fare ora il vaccino contro l’influenza può essere molto utile per evitare pericolose complicanze".
IL COMMENTO
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