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Solo qualche giorno fa la consigliera comunale Cristina Lodi (Azione) aveva puntato il dito contro l'amministrazione proprio sulla mancanza di insegnanti
2 minuti e 27 secondi di lettura
di Au. B.

È stato sbloccato dal Comune di Genova un piano straordinario di assunzioni temporanee di 24 figure professionali tra insegnanti, educatori e collaboratori nidi per fare fronte ad assenze, non prevedibili, e a richieste di cambio di mansioni per avanzamento di carriera di alcune unità di personale. A farlo sapere con una nota è l'assessore alle Politiche dell’istruzione 0-6 del Comune di Genova Francesca Corso.

"Il Comune di Genova vuole mantenere elevati standard nell’offerta educativa dei bambini che frequentano i nostri nidi e le nostre scuole dell’infanzia: in controtendenza rispetto ad altri grandi Comuni italiani come Milano e Torino, abbiamo deciso di continuare a mantenere il personale in house, senza esternalizzarlo, per garantirne la tutela. Questo comporta maggiori difficoltà di gestione nella copertura dei turni, non avendo la possibilità di rimpiazzare al 100% il turnover dei pensionamenti, come previsto da legge nazionale, e non potendo preventivare alcune assenze legittime, ma improvvise e, allo stesso tempo, garantendo il rapporto bambini-insegnanti come da norma di legge".

"Anche questo ulteriore sforzo assunzionale da parte del Comune di Genova, in un quadro di finanza locale non semplice, dimostra come questa amministrazione ritenga di assoluta importanza mantenere un servizio efficiente per le famiglie e i bambini ed evitare, con ogni strumento a disposizione, che si verifichino situazioni di disagio per famiglie, insegnanti e personale in generale". 

Solo qualche giorno fa la denuncia della consigliera Cristina Lodi 

Solo qualche giorno fa la consigliera comunale Cristina Lodi (Azione) aveva puntato il dito contro l'amministrazione proprio sulla mancanza di insegnanti: "La gestione del personale e dell'organizzazione delle scuole materne e comunali pagano la mala gestione di otto anni in cui non si è fatta alcuna programmazione, e, anzi, sono venuti meno gli accordi, primo fra tutti, l’accordo sindacale per quanto riguarda il personale e l'amministrazione comunale. Tutto questo nonostante la famiglia e il sostegno alla genitorialità fossero uno dei cavalli di battaglia di questa giunta: invece questo aspetto è stato lasciato per ultimo. Il fatto che un genitore non possa avere la certezza di avere la possibilità di mandare il proprio bambino all'asilo richiederebbe dal comune, non solo dalle organizzazioni sindacali, la dichiarazione di uno stato di emergenza totale - invece questa notizia passa come una triste realtà rispetto alla quale le famiglie e i lavoratori si devono adeguare. Cioè si dovrebbero adeguare a un'inettitudine e un'incapacità totale dell'amministrazione comunale".
 
"Si poteva fare diversamente e si poteva fare bene, e se proprio vogliamo dare la colpa al governo, guarda caso, il governo è proprio di destra, rispetto al quale avrebbero dovuto comunque alzare la voce. Ma ciò che sconcerta di più è che non solo il comune trova delle giustificazioni ma rimane indifferente di fronte al fatto che padri e madri che devono andare a lavorare, non sanno dove lasciare i propri figli. Un'altra grave emergenza della città".

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