E' il giorno in cui l'Italia - 30 città in tutto, Genova inclusa - scende in piazza per chiedere l'attuazione della legge dedicata ai disturbi alimentari: "Di disturbi alimentari si muore, oggi più di ieri. E se non facciamo nulla, si morirà domani più di oggi", recita il volantino. Le motivazioni e il punto della situazione lo fa a Primocanale Stefano Tavilla, vice presidente della Fondazione Fiocchetto Lilla: "Negli ultimi due anni un fondo ministeriale di 25 milioni era stato dedicato al contrasto dei disturbi del comportamento alimentare e questo fondo doveva fare da tramite all'entrata in vigore della legge che permetteva a queste patologie di avere un percorso proprio all'interno dei lea, i livelli essenziali di assistenza".
"Nell'ultima legge di bilancio questo governo non ha rinnovato l'impegno, mentre due giorni fa il ministro della Salute ha detto che farà un decreto all'interno del Milleproroghe di 10 milioni per rinnovare questo fondo. A un malato grave è stato tolto un cerotto nel giro di 15 giorni e gliene hanno messo un altro: è chiaro che non è sufficiente per contrastare quella che è diventata una epidemia silenziosa di questi giorni".
Per questo il movimento lilla e tanti studenti scendono in piazza oggi, venerdì 19, alle 15,30 davanti alla Prefettura in largo Lanfranco. Commenta Tavilla: "E' una mobilitazione della società civile, senza etichette, con una presenza eterogenea, tanti giovani. Stiamo parlando del loro futuro e proprio loro sono stati i primi a mobilitarsi. Non è mai successo che malati o potenziali malati scendessero in piazza per rivendicare i loro diritti. Se siamo arrivati qui vuol dire che la situazione è critica".