"Da dopo Natale gli accessi in pronto soccorso per sindromi influenzali sono aumentati del 25% a livello nazionale e in Liguria sono in linea anche se probabilmente ci sarà un ulteriore aumento a causa del picco influenzale di questi giorni". A dirlo a Primocanale è il genovese Fabio De Iaco, past presidente della società italiana di medicina emergenza-urgenza, e membro dell’ufficio di presidenza del prossimo triennio, attualmente direttore del pronto soccorso dell'ospedale Maria Vittoria di Torino. Da poche settimane al vertice dei medici d'emergenza italiani è stato nominato un altro genovese Alessandro Riccardi.
Una tempesta perfetta
Come ogni anno il picco influenzale rappresenta il periodo peggiore per i pronto soccorso che già da anni si trovano ad affrontare una cronica carenza di personale. L'influenza mette sotto pressione un sistema sanitario già in difficoltà. Circa il 29% dei direttori dei pronto soccorso italiani segnala difficoltà nel garantire un numero adeguato di medici e infermieri, e molti operatori scelgono di lasciare il servizio pubblico a causa dello stress e della demotivazione. Questo porta a una condizione di "boarding", dove i pazienti rimangono in attesa su barelle per ore o addirittura giorni prima di essere trasferiti in reparti adeguati.
Da dopo le feste i pronto soccorso in particolare dell'area metropolitana genovese hanno registrato picchi di affollamento con giornate dove si sono superati le 370 persone in contemporanea presenti tra San Martino, Galliera, Villa Scassi ed Evangelico. Questo aumento è in parte conseguenza della ripresa delle attività sociali e scolastiche post-natalizie, con un aumento della diffusione del virus influenzale. A recarsi in pronto soccorso in particolari persone con patologie respiratorie e gastrointestinali.
Quasi tutti i pronto soccorso, non solo liguri ma italiani, stanno affrontando una situazione di "iper afflusso", dove il numero di pazienti supera la capacità delle strutture di fornire assistenza tempestiva. La pressione è palpabile e potrebbe peggiorare nei prossimi giorni con l'atteso picco influenzale. Senza dimenticare che i pronto soccorso devono gestire non solo i casi di influenza ma anche altre emergenze mediche.
"La situazione in Italia non è ai livelli del Regno Unito dove i pronto soccorso sono sotto forte stress per l'aumento dei casi di sindromi simil-influenzali, tuttavia c'è sicuramente una pressione maggiore dopo una certa stabilità fino al Natale" precisa De Iaco.
I numeri dell'influenza
Secondo i dati, la Liguria ha la seconda incidenza più alta di sindromi influenzali in Italia, con un tasso di 12,7 casi ogni mille persone e si colloca in fase 'arancione'. Questo si traduce con più di 20.000 liguri attualmente alle prese con sintomi influenzali o simili. "La Liguria sta vivendo i giorni del picco che potrebbe allargarsi anche alle prossime due settimane" ha spiegato a Primocanale Andrea Orsi docente di Igiene all'Università di Genova.
Secondo le stime del dipartimento di igiene dell'università di Genova, i virus influenzali sono diventati virus prevalenti rispetto ad altre forme virali: tra i positivi al tampone infatti il 20 per cento è risultato positivo all'influenza. Ovvero su 500 tamponi un centinaio riguardano virus influenzali.
E se da un lato i numeri confermano che i casi di influenza sono minori rispetto agli stessi giorni dello scorso anno, la novità rispetto al 2024 è che la circolazione è sostenuta da tutti i tipi di influenza senza che ve ne sia uno molto più diffuso degli altri.