Il friulano Paolo Bordon da oggi è ufficialmente il nuovo direttore del dipartimento salute della Regione Liguria va a sostituire Roberta Serena andata in pensione a fine anno. Bordon è arrivato ieri a Genova, un appartamento a poche centinaia di metri da piazza De Ferrari, la sveglia oggi suona presto perché, ormai si sa, le riunioni convocate dal presidente della Regione Marco Bucci sono molto presto.
Qualche giorno per ambientarsi ed entro fine settimana è già previsto un incontro con i direttori generali di Asl e ospedali liguri. La durata dell'incarico è di tre anni ed è stato attribuito dalla Giunta regionale lo scorso 23 gennaio.
In Emilia nominato dal dem Stefano Bonaccini
Bordon, nato nel 1963 e laureato in giurisprudenza, arriva dall’azienda unità sanitaria locale di Bologna dove era stato nominato dal dem Stefano Bonaccini allora presidente della Regione Emilia Romagna. La Ausl di Bologna è risultata la migliore azienda della regione, la quinta in Italia, dove ha ricoperto l’incarico di direttore generale. Dal 2016 al 2020 è stato direttore generale dell’azienda provinciale per i servizi sanitari della provincia autonoma di Trento e prima ancora direttore dell’azienda per l’assistenza sanitaria del Friuli Occidentale.
Commendatore, ha ricevuto il riconoscimento di "Ambassador della sanità italiana".
"Convinto da determinazione di Marco Bucci"
Salutando a Bologna nelle scorse ore ha dichiarato: "Ci ho pensato qualche giorno perché è un ruolo nuovo per me (direttore dipartimento sanità ndr), mai ricoperto in passato. Alla fine ho ritenuto che fosse giunto il momento per me per accettare questa nuova sfida professionale anche convinto dalla determinazione sulle progettualità sanitarie che mi ha direttamente rappresentato il presidente Marco Bucci, per cui sarà per me un onore e una grande responsabilità".
Le sfide da affrontare
La roadmap di Bordon è tanto semplice da definire quanto difficile da realizzare: liste d'attesa, disavanzo, mancanza di personale medico e infermieristico e una necessaria riorganizzazione territoriale con i medici di medicina generale. Se c'è una cosa che ha insegnato l'espandersi del virus è l'importanza del sistema extra-ospedale, dal medico di medicina generale all'assistenza territoriale: non può essere tutto a carico del sistema ospedaliero.
Non bisogna poi dimenticare che l'età della popolazione negli ultimi vent'anni si è alzata di molto e quindi, nella regione più anziana d'Europa, le spese per la sanità e l'assistenza a lungo termine aumenteranno, sono più alte rispetto ad altre regioni e questo andrà fatto sempre di più capire al Governo compito del presidente Bucci e dell'assessore Nicolò.
Sul fronte dell'edilizia sanitaria in Liguria è attesa la costruzione del nuovo ospedale Felettino alla Spezia, del nuovo ospedale Galliera a Genova, del nuovo ospedale computazionale degli Erzelli nel ponente genovese, del nuovo monoblocco dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure e del nuovo ospedale del Ponente a Taggia. Punto centrale per il presidente Bucci che ha nominato dei commissari appositi.
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