GENOVA-È protesta all'ospedale Galliera di Genova, dove giovedì scorso i sindacati hanno dichiarato lo stato di agitazione per i dipendenti del comparto sanitario. Chirurghi, medici e infermieri hanno preso parte questa mattina all'assemblea permanente indetta da Fp Cgil e Uil Fpl in attesa dell'incontro in Prefettura previsto per domani. Dalle sette del mattino fino all'una del pomeriggio per poi ricominciare con il cambio turno: "Dobbiamo comunque garantire il servizio minimo ospedaliero", spiegano le persone radunate davanti all'ingresso dell'ospedale genovese.
La fine dello stato d'emergenza legato al Covid, ormai più di un mese fa, si lega agli ultimi provvedimenti sul 'taglio' delle retribuzioni in conseguenza del disavanzo del Fondo Art. 80 CCNL 2016-2018, che finanzia straordinario e indennità contrattualmente previste.
"Da eroi nel momento del bisogno a dimenticati, anzi, sono gli stessi che hanno contrastato con senso di responsabilità e professionalità la pandemia che devono pagarne il costo".
Chiedono un incremento degli organici, per alleggerire il personale medico stremato dal superlavoro dovuto alla pandemia, stabilizzando le figure professionali che sono entrate negli ultimi due anni, e poi la revisione del contratto che ha portato a un taglio di parte di indennità, con una perdita annua di circa duemila euro per i lavoratori.
Post covid la situazione dei lavoratori sembra continuare ad essere instabile. Tra i punti chiave delle rivendicazioni anche la richiesta di stabilizzazione del personale a tempo determinato, circa 180 lavoratori che hanno garantito il servizio e che avrebbero maturato il diritto all'assunzione: "La contrazione degli organici hanno determinato una condizione del lavoro insostenibile - racconta Marco Vannucci, segreteria Uil Fpl Genova -, doppi turni, straordinari incontrollati: situazione drammatica che aumenta del rischio professionale. Lavorando in queste condizioni il rischio di sbagliare è altissimo, non si può neanche garantire una qualità adeguata ai pazienti. La riconversione dei reparti covid, l'aumento del personale da articolare nei turni tra festivi e notturni, ha determinato nel 2021 un'incremento di queste indennità, questo fondo è andato in disavanzo perchè non è stato incrementato come nel 2020 da risorse Stato Regione".
"La procedura implica che le parti vengano convocate dal prefetto, il quale avvierà un tavolo di raffreddamento dello stato di agitazione. Avremo una riunione sindacale martedì prossimo dove porteremo sul tavolo tutte le tematiche che sono state avanzate dalle organizzazioni sindacali. Dotazioni organiche, istituti contrattuali, retribuzione, parleremo di questo. Il prefetto ci darà delle indicazioni per cercare una trattativa. Noi applichiamo la normativa contrattuale, non abbiamo soldi nostri o soldi loro". Così il direttore del direttore generale del Galliera, Adriano Lagostena, ai microfoni di Primocanale: "Dovremo fare chiarezza. Nel 2020 abbiamo applicato il contratto andando in contro alla criticità del momento, oggi dobbiamo prendere atto del fatto che la pandemia è in corso di esaurimento, anche se il covid c'è ancora, e per questo dobbiamo ripristinare una diversa organizzazione: dobbiamo tornare alla normalità".
IL COMMENTO
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