GENOVA - La Regione Liguria è pronta a valutare la possibilità di rendere gratuita la pillola anticoncezionale per le ragazze fino ai 25 anni di età. "Nulla osta dal punto di vista clinico o politico", ha spiegato l’assessore alla sanità Angelo Gratarola, ma dovrà essere fatta una analisi prettamente economica per capire la sostenibilità dell’operazione per il bilancio regionale.
La richiesta di rendere il contraccettivo gratuito è arrivata dai consiglieri regionali di opposizione Selena Candia e Gianni Pastorino che hanno presentato un ordine del giorno e una mozione, la cui discussione è stata rinviata in commissione salute. "Purtroppo abbiamo perso una grande occasione per votare una proposta che avrebbe dato un segnale importante di impegno da parte della giunta – ha commentato Candia – Facendo passare le proposte in commissione allungheremo ulteriormente i tempi, lasciando migliaia di persone in difficoltà ancora senza risposte". Pastorino coglie però l’apertura della Regione: "Da parte dell'assessore Gratarola c'è stata una valutazione tecnico politica di positività delle richieste formulate – spiega – Inoltre il presidente della commissione salute, Brunetto, si è reso subito disponibile a convocare una seduta in tempi rapidi".
Il passaggio in commissione si rende necessario per conoscere a che punto è l’istruttoria dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, che dovrebbe portare al rimborso dei contraccettivi orali da parte dello Stato. Nel caso in cui l’istruttoria fosse indietro, l’assessore Gratarola si è detto disponibile a valutare se la Regione riesce a sostenere l’esenzione dal punto di vista economico, come già succede in Toscana, Emilia Romagna, Puglia e Lombardia, oltre che in Francia.
L’importanza di questo provvedimento è sostenuto anche dai dati: il 24% delle gravidanze indesiderate in Liguria avviene tra ragazze con meno di 25 anni, mentre in Francia grazie a una gratuità parziale della pillola gli aborti volontari sono passati dal 9,5% al 6% in cinque anni. "Non bisogna poi dimenticare che esistono disponibilità economiche diverse – hanno sottolineato Candia e Pastorino – Per una ragazza giovane ad esempio spendere anche 15 euro al mese per le pillole anticoncezionali può essere un problema".
"La contraccezione farmacologica è tra i metodi anticoncezionali lo strumento più efficace" ha confermato Gratarola, che ha anticipato che la gratuità sarà resa disponibile anche per chi utilizza la pillola anticoncezionale per curare l’endometriosi.
IL COMMENTO
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