Influenza, prof. Icardi: "Picco raggiunto, 60mila casi in un mese"

"In Liguria stiamo vivendo il picco dell'influenza: dall'ultima settimana di dicembre abbiamo raggiunto i 14 casi su 1000 e considerando i dati delle ultime quattro settimane sono 60mila i liguri che hanno avuto una sindrome simil influenzale. Questa settimana considerando il freddo e il rientro a scuola dei giorni scorsi potremo vedere un lieve aumento dei casi ma non dovremmo raggiungere i numeri dell'anno scorso". Così a Primocanale il professor Giancarlo Icardi direttore del laboratorio di Igiene del Policlinico San Martino di Genova e referente ligure dell'Istituto superiore di sanità.

In Liguria 60mila casi in un mese, lieve aumento di casi nei prossimi giorni

"La situazione attuale è di ampia circolazione epidemica dei virus influenzali e sarà così fino a fine mese intorno al 20-25 gennaio, il picco è arrivato, se vogliamo descriverlo in termini un pochino meno giornalistici, un pochino più scientifici, diciamo che più che un picco si è trattato di un mantenimento di questi picchi che hanno raggiunto in Liguria i 14 casi su mille nella settimana dal 16 al 23 di dicembre, quindi la settimana prima di Natale - spiega Icardi - questo picco si è mantenuto pressoché costante nelle tre settimane successive, quindi l'ultima settimana di dicembre e appunto questi primi 13 giorni di gennaio che abbiamo trascorso, quindi se noi mettiamo insieme i dati di queste quattro settimane dove l'incidenza è stata mediamente intorno ai 13 casi ogni mille abitanti, tradotto in numeri vuol dire che tra il 16 di dicembre e il 12 di gennaio, in Liguria abbiamo avuto circa 60 mila casi di sindromi simili influenzali, per cui numeri importanti ma numeri ridotti se li andiamo a paragonare a quello che abbiamo vissuto l'anno precedente dove avevamo raggiunto 18 casi su mille".

"Ci possiamo aspettare forse questa settimana che stiamo iniziando un live aumento di casi, considerato il freddo, e la riapertura delle scuole, però direi non dovremmo raggiungere i 18 casi ogni mille abitanti che abbiamo raggiunto nella stagione precedente".

Qualche migliaio di casi in meno grazie ai vaccini

"Non possiamo ancora fare una stima dell'efficacia sul campo del vaccino, perché essendo ancora in fase di circolazione epidemica del virus questi calcoli si fanno alla fine, però posso dire che negli anni precedenti, per esempio l'anno scorso, chi si è vaccinato contro l'influenza ha avuto un'efficacia protettiva intorno al 62%, che non è altissima, però se noi pensiamo al numero di casi di influenza che ci sono, il fatto di avere un vaccino che evita sei casi su dieci di influenza e anche tra coloro vaccinati che si prendono influenza le complicanze sono decisamente minori e la sintomatologia di solito è più lieve, effettivamente come direbbe qualcuno 'è tanta roba', quindi ecco perché diciamo sempre, non noi, ma lo dice l'organizzazione mondiale della sanità, che la vaccinazione contro l'influenza è la principale arma, il principale presidio che abbiamo per combattere l'influenza, per non ammalarci e se ci ammaliamo per non avere complicanze".

"In questi giorni abbiamo le vaccinazioni dei 'ritardatari' e quindi la campagna seppur ha raggiunto il suo massimo nel mese di novembre, nella prima metà di dicembre è ancora come si suol dire in itinere, tuttavia i dati raccolti da Alisa (agenzia ligure sanitaria) dicono che abbiamo guadagnato soprattutto nel mese di novembre almeno un 6-7% di copertura e noi sappiamo che ogni punto percentuale di copertura guadagnato, soprattutto nei soggetti anziani, vuol dire eliminare qualche centinaio di casi, quindi 5-6 punti percentuali vuol dire eliminare nell'arco di una stagione influenzale qualche migliaio di casi e quindi questo in parte spiega anche perché essendo aumentata la copertura vaccinale abbiamo quest'anno un'incidenza decisamente minore rispetto all'anno scorso perché abbiamo sostanzialmente aumento della copertura vaccinale, il vaccino che contiene i ceppi, meglio le componenti che sono presenti anche nei ceppi che stanno circolando e di conseguenza è chiaro che tutti questi elementi messi insieme fanno sì che effettivamente i numeri siano decisamente minori rispetto alla stagione precedente".

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