Sanità

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La sua storia a People in una puntata dedicata all'associazione Abeo
3 minuti e 30 secondi di lettura
di Tiziana Oberti
Donna con capelli corti in studio televisivoMicaela ha raccontato la sua storia a People in una puntata dedicata all'associazione Abeo

 

"Da un momento all'altro ti può travolgere la tempesta, e capisci che quelle cose per cui ti arrabbiavi erano sciocchezze perché i problemi veri sono altri, la leucemia di mia figlia mi ha insegnato a prendere la vita con il sorriso, perchè la vita va presa per quello che è e affrontata così com'è, perché tanto non ci si può fare niente, è inutile prendersela per dei problemi stupidi quando poi ci sono quelli veramente grossi da affrontare". Così Micaela ha raccontato la storia della malattia di sua figlia Caterina e del sostegno fondamentale ricevuto dall'associazione Abeo nell'ultima puntata di 'People - Cambia il tuo punto di vista".

"Improvvisamente ti si catapulta il mondo addosso"

"Noi semplicemente un giorno eravamo tranquilli a vedere una bellissima partita di pallavolo, quando a un certo punto la bambina ha iniziato a sentirsi male. Da un giorno all'altro arriva questa tempesta enorme, ti si catapulta tutto il mondo addosso - racconta Micaela in studio - hanno iniziato a rivoltarla, a studiarla, da genitore si inizia a capire che effettivamente c'è qualcosa che non va, qualcosa di pesante sta accadendo proprio su tutta la tua famiglia, su tuo marito, su di te, sulla tua figlia piccola, sulla tua figlia grande.

"Una paura enorme"

Inizia ad entrare in gioco una paura enorme, una paura di non farcela: la bambina non ce la farà, cosa ci succederà? Perché comunque trovi un mondo tutto sconosciuto. Passi due mesi in ospedale in cui il mondo inizia a esserti un pochino più conosciuto, incominci a fare il dottore, incominci a sentire delle parole molto forti, molto difficili, che però ti entrano dentro e ti fanno capire ciò che effettivamente sta succedendo.

Cura domiciliare

"Per fortuna oggi esiste questa cura domiciliare, il bambino non è più costretto a stare in ospedale tanto tempo. A noi quando ci hanno detto che ci avrebbero dimesso il giorno successivo oltre alla paura della malattia, è entrata in gioco in me, ma soprattutto in Caterina, la paura cosa ne sarà di noi? Che cosa succede domani? Non avrò più l'infermiere, non avrò più il dottore che mi aiuta, che arriva, sta attento a cosa mi sta succedendo.

"Chi sta meglio di noi?"

Allora mi è stato dato il contatto di queste favolose volontarie, e loro ci hanno accolto con il sorriso in una bellissima famiglia, che ci ha fatto sentire immediatamente appena abbiamo messo il piede in casa, in una grande casa, perché poi sei circondato da persone che come te hanno un problema enorme, cerchi di affrontarlo nel migliore dei modi, ti accorgi che col sorriso, che con tante cose, riesci a passare dei momenti molto pesanti e questi momenti devi passarli col sorriso sia per il bambino che per te stesso, per tutta la famiglia, per tutti coloro che ti circondano. La mia bambina la definisce 'una casa di riposo per bambini', lei ci sta talmente bene che noi prendiamo, scendiamo in questo enorme giardino, che in Liguria è un qualcosa di spettacolare, scendiamo in questo enorme giardino a farci una partita a carte, all'ombra di questi alberi, e mi dice mamma ma chi sta meglio di noi? E io sono contenta con lei.

Il desiderio di mia figlia è fare una crociera

"La malattia di mia figlia mi ha insegnato innanzitutto a prendere la vita un po' più con una risata, non so come ci siamo riuscite, ma io e lei abbiamo trovato di più una complicità e un sorriso che la frenesia di prima, la frenesia del lavoro, forse non mi permetteva di fare. Mi ha insegnato che la vita va presa con tutto ciò che di bello può dare, quindi appena potrà riprendersi voglio poterle far vedere il tramonto, fregarmene del tempo e stare fino alle nove di sera davanti alla spiaggia a mangiare una pizza al cartoccio. Il desiderio di mia figlia è fare una crociera, io e l'altra mia figlia di goderci l'estate e il desiderio di mio marito spero sia quello di passarla con noi (ride ndr)"

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