Gianluca Pagliuca, portiere della Sampdoria dal 1987 al 1994, vincitore di sei dei Sette Trofei dell'era Mantovani (Coppa delle Coppe 1990, Scudetto 1991, Supercoppa d'Italia 1991, Coppa Italia 1988, 1989 e 1994), vicecampione del mondo con l'Italia a USA 1994, a Genova per presentare la sua autobiografia, ricorda ai microfoni di Primocanale i suoi anni blucerchiati. "La tappa più importante della mia carriera" ricorda.
"Ho vissuto tanti momenti belli - ricorda - a partire dalla parata del 5 maggio '91 su Matthaeus, ma in quel torneo ne ho fatte molte".
Tutto partì da un torneo giovanile. "La mia carriera è cominciata al Viareggio, il mister della Primavera Soncini mi volle in prestito, per la finale con l'Inter in tribuna c'era Mantovani, venni alla Sampdoria e me ne andai solo dopo aver vinto quasi tutto".
Dopo Pagliuca, alla Sampdoria ci sono stati ottimi eredi: "Da Viviano a Ferron, da Audero a Falcone, qui è sempre stata una fucina di talenti".>
Anche il figlio Mattia gioca al calcio: "Ma è attaccante! L'importante però è che si diverta, che faccia qualche gol!".
"Seguo sempre la Sampdoria - conclude - e mi auguro che i problemi si superino e che arrivi una persona che riporti la mia squadra dove merita di stare".
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci