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di Stefano Rissetto

Sonny Colbrelli, vincitore nel 2021 dei campionati italiano ed europeo, il secondo in volata sull'attuale iridato Evenepoel (leggi qui), e della più spettacolare Parigi-Roubaix della storia (a destra la maschera di fango del corridore) bruciando Vermeersch e van del Poel (leggi qui), lascia il ciclismo agonistico. Il 32enne corridore bresciano è stato costretto al ritiro per l'impianto di un defibrillatore sottocutaneo, resosi necessario la scorsa primavera dopo un malore accusato all'arrivo della seconda tappa del Giro della Catalogna, incompatibile con le norme sportive italiane.

Colbrelli, detto "Il Cobra", è legato a Genova perché sul traguardo di via XX Settembre, naturalmente in volata la sua specialità, vincendo il Giro dell'Appennino 2014 (a sinistra l'esultanza del giovane Sonny) ottenne il suo primo successo in Italia (guarda il video), dopo essersi aggiudicato una tappa del Giro di Slovenia.

Con una lettera ai suoi tifosi, Colbrelli spiega la decisione: "Ho pensato di togliere il defibrillatore per poter provare a tornare a correre. Ma sarebbe stato un rischio troppo grande. Ho sempre sperato di tornare a fare il corridore, abbiamo parlato anche con il medico del calciatore Eriksen, che è tornato a giocare. Ma il calcio non è il ciclismo, si gioca in uno spazio in cui in caso di emergenza ci sono i medici che intervengono. Il ciclismo si corre sulle strade, ti trovi spesso da solo per ore. Quel defibrillatore è un salvavita per me, toglierlo sarebbe stato un rischio troppo alto, e non posso permettermelo”.