La nuova proprietà della Sampdoria torna a parlare. O meglio, inizia a parlare. Dopo l'omologa del piano di ristrutturazione del debito del club da parte del tribunale di Genova - un passo fondamentale per il salvataggio della società e per il definitivo closing - Matteo Manfredi (uno dei due azionisti di maggioranza) racconta il progetto "New Samp" in un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Un Manfredi che in questa fase sembra avere un ruolo centrale e soprattutto una maggiore presenza tra Genova e Bogliasco rispetto all'altro socio di maggioranza, Andrea Radrizzani.
"La Sampdoria è un club storico e ambito. Il post acquisizione ha portato con sè difficoltà operative non banali. Questa società è stata acquistata formalmente il 16 giugno e siamo stati costretti a rischiare prima dell'omologa decine di milioni del nostro capitale. Era l'unico modo per salvare la Samp. Adesso dobbiamo investire pesantemente" le parole di Manfredi che poi però - rispetto al mercato di gennaio - mantiene un profilo prudente. Tutto passa dal rispetto dell'indice di liquidità e dalla regole Noif in corso di valutazione - anche a livello legale - rispetto alla composizione negoziata della crisi che ha permesso alla Sampdoria di evitare il fallimento. Si rischiano insomma limitazioni di mercato? "Restano una serie di obblighi che la nostra situazione finanziaria ci impone di rispettare - dice Manfredi alla Gazzetta - è un’azienda acquistata all’interno della composizione negoziata, e occorre rispettare parametri particolari rispetto all’indice di liquidità. La nostra sfida è creare un progetto ambizioso, ma sostenibile".
Ad oggi il progetto tecnico della Sampdoria - da Legrottaglie a Mancini sino a Pirlo e alla costruzione della squadra tra partenze e arrivi - non ha funzionato e non sta funzionando. E però sul fronte allenatore Matteo Manfredi sembra avere le idee chiarissime, nonostante il penultimo posto in classifica e il rischio di una clamorosa retrocessione in serie C: "Pirlo è la nostra guida ci porterà fuori di qui. Siamo consapevoli che il nostro allenatore sia un campione e abbia le competenze per portarci fuori da questa situazione. Dobbiamo lavorare di più, la qualità è indiscussa. Sapevamo che la B è difficile e che il contesto in cui eravamo costretti ad operare ci avrebbe posto limiti di manovra. C’è una data chiara ipotizzata per la quale ci aspettiamo di essere in A, ma non è oggi. Quest’anno c’è una opportunità ma l’obiettivo è la solidità aziendale".
Poi le parole di Matteo Manfredi rispetto alle prospettive del club in termini di investimenti e di possibili nuovi investitori. "La Sampdoria ha numeri e storia che la posizionano fra i top team europei. Lo dice il palmares: in 77 anni di vita, 11 in Serie B, gli altri in A, passando per uno scudetto e altri successi. Abbiamo interlocuzioni regolari con investitori interessati alla Sampdoria. Valuteremo se ci sarà quello strategico per il bene del club" sottolinea Manfredi che poi torna poi sull'investimento iniziale sul club blucerchiato: "Sarebbe stato un peccato mortale dal punto di vista etico non guardare l’asset Sampdoria. Insieme ad Andrea Radrizzani che ci ha affiancato in quanto investitore, abbiamo analizzato questa possibilità con un pregiudizio: anche se i numeri non ci daranno completamente certezze, sappiamo che questo club ha valore intrinseco molto più importante di alcune rivali. Siamo partiti da sei milioni di investimento il 15 giugno e da altre decine immessi per pagare stipendi e creditori".
Una Samp che tra i suoi obiettivi futuri ha anche quello del restyling dello stadio Ferraris? "Abbiamo avviato una serie di colloqui con il sindaco e la Regione, molto aperti a un intervento che andrà contestualizzato con il Genoa" dice Manfredi.
Poi una replica su alcuni attacchi mediatici anche piuttosto forti subiti dalla Sampdoria e dalla proprietà Radrizzani/Manfredi nelle ultime settimane. "È successo perché la Sampdoria è la Sampdoria e la vogliono tutti. Qualcun altro voleva essere su questa sedia oggi. Noi siamo i custodi di una parte importante del calcio italiano ed europeo. Andremo avanti con il nostro lavoro, anche se sappiamo che subiremo nuovi tentativi di disturbo. Il valore della Sampdoria sono i tifosi. La squadra appartiene a loro. Senza il loro sostegno e la loro tenacia oggi non saremo nemmeno qui" le parole di Matteo Manfredi.