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di Marco Bisacchi

GENOVA - Andrea Pirlo ha incassato più volte – nel corso di questo avvio di stagione – la fiducia da parte della Sampdoria ma sa bene di giocarsi molto nelle prossime gare con Cosenza e Sud Tirol. I blucerchiati sono arrivati alla pausa di campionato con una classifica molto negativa e con un rendimento, sia a livello di gioco che di risultati, ben al di sotto delle aspettative. C'è poi un aspetto non secondario da sottolineare.

Dopo l'omologa del tribunale di Genova che ha reso esecutivo il piano di ristrutturazione del club, ora la nuova Sampdoria di Radrizzani e Manfredi ha meno freni – anche in termini finanziari – e può insomma spendere qualcosa in più non solo in chiave mercato ma anche, perché no, anche per altre scelte tecniche. Le mani della società in buona sostanza sono meno legate rispetto a questa prima fase della stagione e, nel rispetto di scadenze, pagamenti e aumenti di capitale, la società dovrà valutare con attenzione il rendimento della squadra e quindi anche la posizione di Pirlo. Che sin qui probabilmente non è il responsabile numero uno della crisi o comunque non l'unico responsabile (la squadra è stata costruita da Legrottaglie e Mancini, scelti a loro volta da Radrizzani e Manfredi anche nel contesto di una delicatissima situazione societaria) ma che di sicuro può e deve fare meglio alla guida dei doriani.

“L'omologa? Può fare bene sotto il profilo della tranquillità – ha detto Pirlo a margine del Festival dello Sport di Trento – un passaggio lungo e faticoso con qualcuno che ha messo i bastoni tra le ruote. Ma alla fine è arrivato. Mi aspetto un mercato sbloccato? Non lo so. Non me ne voglio occupare. Dobbiamo solo pensare a vincere col Cosenza”. Poi da Pirlo parole anche sul momento così complicato della squadra: “Sappiamo il momento che stiamo affrontando. Dobbiamo cercare di fare molto di più. Lo sappiamo. Cerchiamo di trovare una compattezza per far tornare la Sampdoria nella classifica che merita. Ci prepariamo al test di domenica col Cosenza e alle altre partite con una voglia diversa”.



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https://www.youtube.com/embed/hfcEA0rrIZQ?si=M9I4BG12ElM92hWx Fu l'uomo che costruì la Sampdoria moderna, capace di portarla in dodici anni dalla serie B alla finale della Coppa dei Campioni. Serio, riservato, di poche parole, nel 1979 accettò l'offerta dell'allora presidente della squadra blucerch