Il Genoa accusa il colpo dopo la sconfitta interna contro la Roma all'esordio di Shevchenko ma ha bisogno di darsi una ripulita e pensare già al prossimo importante incontro in casa dell'Udinese, snodo fondamentale non tanto per il valore degli avversari ma per gli appuntamenti che aspettano il Grifone subito dopo, ossia nell'ordine Milan e Juventus.
La trasferta friulana rappresenta un tabù per il Grifone che non vince in casa dei bianconeri addirittura dal 2014, in panchina c'era Gasperini contro Stramaccioni il quale venne affondato da Marchese, Iago Falque, Kucka e Matri. Da allora il Genoa in 7 anni dalle trasferte in terra friulana ha racimolato 4 sconfitte e 3 pareggi, l'ultimo dei quali era arrivato in rimonta grazie a Pandev e Pinamonti nella stagione 2019/2020.
La squadra di Gotti è sempre la stessa ostica formazione che combina un gioco molto fisico con alcuni elementi dotati di buonissima tecnica. Un cambiamento rilevante rispetto agli anni scorsi è che da questa stagione ai friulani manca Rodrigo De Paul, uno dei mattatori costanti per il Genoa: l'argentino in carriera ha segnato ben 6 reti in 10 incontri disputati contro i rossoblù, cosa che categorizza il Genoa come sua vittima preferita: l'anno scorso il trequartista è andato a segno in sia all'andata sia al ritorno decidendo entrambi i match (1 a 0 in Friuli, 1 a 1 a Genova).
Quest'anno la formazione di Gotti si è rivelata meno efficace tra le mura amiche, soprattutto negli ultimi mesi visto che nelle ultime 5 gare giocate in casa ha vinto solamente una volta contro il Sassuolo. La condizione del Grifone non lascia spazio ad ottimismo visto che degli infortunati non dovrebbe tornare nessuno, come confermato anche da Shevchenko post-Roma.
IL COMMENTO
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