Lo scorso anno, Spezia-Bologna al Picco era stato un autentico psicodramma. Era il 16 dicembre 2020, sembrava finalmente il giorno storico della prima vittoria al Picco in serie A: le Aquile erano passate con Nzola nel primo tempo e raddoppiato ancora col franco-angolano poco dopo l'ora di gioco, a un quarto d'ora dalla fine erano sul 2-0. Poi il gol di Dominguez aveva riaperto la partita e nel recupero toccava a Provedel mettersi in spalla tutto il bello e tutto il brutto del calcio, grazie al destino che per l'occasione veniva impersonato da Musa Barrow. L'attaccante gambiano prima faceva fare al portiere spezzino la figura peggiore possibile, cogliendolo fuori porta con un malizioso pallonetto da lontano; poi, al 7' di recupero, si faceva parare il rigore di quello che sarebbe stato il sorpasso. Dalla possibile vittoria alla beffa sventata, per un punto avventuroso. Per la vittoria in casa lo Spezia avrebbe dovuto aspettare ancora un mese, nel derby con la Sampdoria.
Motta vuole fare meglio di Italiano e ottenere col Bologna quei tre punti non colti dal predecessore. Il tecnico italo-brasiliano recupera Hristov dopo la squalifica ma per lo stesso motivo perde Gyasi. Candidato forte alla sostituzione è il giovane Eddie Salcedo, genovese di Sestri Ponente cresciuto nel vivaio del Genoa e passato all'Inter che lo ha girato a Verona e adesso Spezia. Non sono previste variazioni sul tema tattico, con le Aquile disposte ormai come di abitudine a 4-3-3, e la grande sfida mitteleuropea Erlic-Arnautovic tra i piatti forti della sfida. Vedremo quindi probabilmente uno Spezia con Provedel tra i pali, difesa con Amian, Erlic, Hristov e Bastoni, in mezzo Maggiore, Sala e Kovalenko e davanti Verde e Salcedo esterni a supportare Nzola.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci