Anche storicamente la partita non è delle più facili: il Toro è rimasto imbattuto in dodici delle ultime tredici sfide contro il Genoa e l'ultima vittoria rossoblù risale al 18 marzo 2022. Però si giocava al Ferraris perché le statistiche vanno molto peggio se guardiamo a quanto accaduto a Torino dove i granata hanno perso solo uno degli ultimi quaranta incontri col Grifone, quel 24 maggio 2009 (2-3 con doppietta di Milito e terza rete di Olivera) che condannò la squadra allora allenata da De Biasi alla serie B incrinando lo storico gemellaggio fra i tifosi.
Il Toro ha superato un momento di crisi
Certo in campo non vanno i numeri ma è comunque un incontro difficile contro una squadra che dopo aver attraversato un momento di crisi sembra averlo superato con i pareggi di Firenze e Bergamo e la vittoria in casa il Cagliari: “Vieira ha avuto un impatto importante – ha detto l'allenatore del Toro Vanoli - e i rossoblu sono cresciuti molto, sarà una partita che vale doppio perché abbiamo da raggiungere velocemente la salvezza e io sogno anche qualcosina in più”.
Per Vieira problemi di abbondanza
Dal canto sua Vieira forse per la prima volta ha problemi di abbondanza nel varare la formazione. Se pure dovrà fare a meno dello squalificato De Winter ritrova Bani al centro della difesa a fianco di Vasquez con Sabelli e Martin a completare il quartetto arretrato. A centrocampo Badelj tornerà al suo posto di direttore d'orchestra affiancato da Frendrup e Thorsby. In attacco difficile che ad affiancare Pinamonti siano sia Vitinha che Messias. Più probabile che l'allenatore francese si affidi ad uno dei due puntando anche sul rientro di Zanoli nel tridente offensivo.
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