
Rinnovando il contratto dell'attaccante classe 2006 Lorenzo Venturino fino al 30 giugno 2029 il Genoa ha mostrato i muscoli con un'autentica prova di forza.
Genoa, rinnovo Venturino: trattativa impegnativa
Sì, perchè dietro la firma del nuovo accordo, avvenuta nel primo pomeriggio di mercoledì scorso come anticipato qui, c'è una trattativa serrata che andava avanti da tempo. Dopo l'inserimento di Venturino in Prima Squadra, infatti, il Genoa si è subito messo al lavoro con l'obiettivo di blindare il giovane talento per i prossimi anni. Il vecchio contratto che il giocatore aveva con il club rossoblu, infatti, sarebbe scaduto nel giugno 2026 e da parte della dirigenza c'era l'assoluta volontà di non arrivare a ridosso della scadenza, rischiando così di perderlo.
I colloqui con l'entourage del calciatore sono dunque iniziati già nei mesi scorsi. Nonostante le pressioni del club su Venturino, però, la trattativa non si è sviluppata velocemente e dunque a rendere più complicato il raggiungimento di una quadra ci ha pensato il Como, fiutando che la situazione potesse essersi arenata e provando così l'assalto durante la sessione di mercato invernale.
Il pressing asfissiante del Como e il muro rossoblu
La società lariana si è mossa dapprima con l'entourage del giocatore, raggiungendo addirittura una bozza di accordo contrattuale, più vantaggiosa rispetto a quella rossoblu. In seguito, sul gong del mercato di gennaio, il Como ha provato anche ad approcciare il Grifone con ben due offerte. La prima da circa tre milioni di euro, rifiutata dal Genoa, e una seconda, migliorata ma ancora respinta.
A questo punto i colloqui fra i rappresentanti del giocatore e il club rossoblu si sono intensificati andando avanti per tutto il mese di febbraio. Si è registrata un'apertura maggiore a trattare e finalmente, nei giorni scorsi, è arrivata la firma su un contratto allungato e adeguato economicamente.
Una mossa coraggiosa da parte del Grifo, che ha mostrato ancora una volta la sua grande propensione a puntare sui giovani, oltre che una resistenza non di poco conto nei confronti del club comasco di proprietà della famiglia Hartono, che è di fatto una delle squadre più facoltose d'Italia e d'Europa.
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IL COMMENTO
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