E' stato un Natale particolare per chi vive nelle zone colpite dall'alluvione dello scorso 25 ottobre, nello spezzino, e del 4 novembre, a Genova. Nessuna luce e lucine a Borghetto Vara e Brugnato così come a Rocchetta Vara, Vernazza e Monterosso. Ancora residui di fango nonostante il lavoro assiduo di volontari e protezione civile. A Vernazza, sotto il tendone della protezione civile, la cucina da campo della Marina militare ha preparato il pranzo di Natale per i volontari mentre nella chiesa che è diventata per metà magazzino-farmacia il parroco celebra la messa della Natività. A Borghetto Vara, il grande abete che sorge vicino al Pogliaschina, il torrente che ha esondato uccidendo sei persone, mostra con orgoglio poche lucine. E a mezzanotte, nella messa, don Paolo ha ricordato gli undici morti ma anche chi ce l’ha fatta. Ieri, tante persone nella chiesa di Nostra signora della Guardia, in via Fereggiano a Genova. Lì si sono svolti i funerali delle sei vittime e don Ettore il parroco, ha voluto trasmettere un messaggio di speranza. "Per chi ce l'ha fatta, guardare avanti con fiducia".
Cronaca
Post Alluvione, un Natale senza luci
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