Cronaca

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Angelo Piro, il marito tradito che ha ucciso l' amante della moglie nel quartiere genovese di Oregina non sospettava che la donna lo tradisse né conosceva il suo amante, ma era entrato nella casa dei suoceri solo per prendere un attrezzo che gli serviva per dei lavori che stava facendo nel box sottostante. Questa almeno è la versione fornita dall'omicida oggi al suo difensore, l'avvocato Pietro Bogliolo, che lo ha incontrato nel carcere di Marassi. Non sarebbe stato quindi premeditato l'omicidio avvenuto ieri sera in via Capri, dove la guardia giurata Angelo Piro, 42 anni, dopo aver sorpreso nell'abitazione dei suoceri la moglie quarantenne, Rachele Vanzo, in compagnia dell'amante Giovanni Grasso, 38 anni, ha ucciso il rivale con due colpi di pistola, uno alla testa e un altro al torace. Piro, 42 anni, accusato di omicidio volontario, sarà interrogato nelle prossime ore per la convalida dell'arresto dal Gip Silvia Carpanini. Il fascicolo relativo all'inchiesta passerà di mano: dal magistrato Biagio Mazzeo, pm di turno, al collega Pier Carlo Di Gennaro che a sua volta interrogherà nei prossimi giorni Piro, anche per appurare se c' é stata premeditazione nel delitto. Il mio assistito ha detto che racconterà tutto al giudice. Intanto che non sapeva che la moglie lo tradisse né di avere mai avuto alcun sospetto, ma di aver perso la testa quando l'ha trovata in compagnia di quell'uomo. Secondo indiscrezioni Piro, entrato nell'abitazione dei suoceri, si era trovato davanti a una situazione inequivocabile: la donna, ancora vestita, stava guardando un film pornografico, mentre l'amante, nudo, era riuscito a nascondersi dietro un divano. Grasso avrebbe poi tentato di disarmare il marito infuriato, andandogli addosso: a quel punto Piro ha sparato. L'omicida avrebbe anche strattonato la moglie, minacciandola con la pistola, ma poi ha desistito dal compiere un altro delitto. (Ansa)