Cronaca

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Genovese, alta, bionda, occhi verdi. Si chiamava Luciana Biggi, abitava a Rivarolo e aveva solo 36 anni. E' lei la vittima trovata la notte scorsa agonizzante in vico San Bernardo a Genova, con la gola squarciata, probabilmente da un coccio di bottiglia. A identificarla è stata la sorella gemella Bruna, che, straziata dal dolore, esclude a priori che Luciana possa essersi addentrata spontaneamente da sola in un vicolo buio e isolato. Lei non ha dubbi: ce la devono aver trascinata con la forza. Ma chi? Il killer e soprattutto il suo movente sono ancora un mistero. Le piste più battute dalla polizia sono quelle della rapina e dello stupro. Quest'ultima ipotesi sembrerebbe la più plausibile anche perchè la donna è stata trovata con i pantaloni calati. La polizia sta indagando in particolare tra alcuni amici extracomunitari della vittima. E intanto tra gli abitanti del centro storico sale la paura. Questa mattina è stata indetta un'assemblea pubblica dai comitati di quartiere per chiedere più sicurezza nei vicoli.