Cronaca

1 minuto e 5 secondi di lettura
Decine di chiamate ai vigili del fuoco la notte scorsa alla Spezia in seguito all'intensificarsi dei miasmi di idrocarburi che si sprigionano dall'area dell'ex deposito della Ip, in corso di bonifica. Diverse persone hanno anche segnalato al centralino dei pompieri di essere state colpite da emicranie e nausee, anche se nessun ricovero risulta al pronto socorso dell'ospedale. Le operazioni di bonifica sono state temporaneamente sospese. Le prime chiamate ai vigili del fuoco sono scattate nella tarda serata di ieri, per poi proseguire a decine dai quartieri di Mazzetta, Migliarina, fino ad alcuni reparti dell'ospedale civico Sant'Andrea, che si trova a poca distanza dall'area interessata dagli interventi di bonifica. Vigili del fuoco, Arpal e Polizia Provinciale, intervenuti di concerto, hanno decretato un temporaneo stop al cantiere, a titolo di precauzione: ma il problema resta aperto. L'area va bonificata, perché comunque si trova in piena città, ed è destinata ad ospitare un nuovo ipermercato con servizi e uffici. Quando c'é vento, tuttavia, la puzza si fa così forte da provocare malori. Sono mesi, che gli abitanti dei quartieri limitrofi lamentano le conseguenze degli scavi del terreno intriso di idrocarburi: il Comune ha imposto una serie di procedure di controllo della terra rimossa, con coperture plastiche ed un sistema di umidificazione attraverso un cannone che spara liquidi profumati, ma evidentemente non basta. (Ansa)