Cronaca
TAV, 26 arresti per incidenti in Val Susa
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Operazione della Polizia all'alba di stamani in tutta Italia contro esponenti dei Centro sociali, dell'area anarchica e dell'autonomia che hanno partecipato a manifestazioni No Tav in Val Susa la scorsa estate. In 15 province sono in corso di esecuzione 26 ordinanze di custodia cautelare, una agli arresti domiciliari, quindici di obbligo di dimora e una di divieto di risiedere nella provincia di Torino. Sono lo sbocco di un'inchiesta della Digos della Questura di Torino e della Procura del capoluogo piemontese sulla guerriglia che si scatenò in Val Susa il 27 giugno e il 3 luglio dello scorso anno. Oltre 200 appartenenti delle forze dell'ordine rimasero feriti e, a Palazzo di Giustizia, oggi sottolineano che le ordinanze di custodia sono "un'operazione chirurgica contro gli autori delle violenze". Per questo, dopo la resistenza a pubblico ufficiale, le lesioni e il danneggiamento in concorso, non sono stati contestati reati associativi. E' scattata l' operazione nelle province di Torino, Asti, Milano, Trento, Palermo, Roma, Padova, Genova, Pistoia, Cremona, Macerata, Biella, Bergamo, Parma e Modena; nella rete, inoltre, sono finiti due personaggi (uno di Torino, l'altro di Pistoia) con un passato di militanza in organizzazioni terroristiche. Solo due risiedono in Valle di Susa: uno è un consigliere comunale di Villar Focchiardo (Torino), Guido Fissore, 67 anni, pensionato, espressione di una lista civica No Tav, l'altro è un barbiere, Giorgio Rossetto, esponente di un "comitato di lotta popolare" di Bussoleno.
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