Cronaca

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Il Genoa era l'unica società che potesse farmi tornare la voglia di allenare. Si è presentato così Attilio Perotti, neo tecnico rossoblù, che oggi ha aperto ufficialmente la nuova era della squadra del presidente Preziosi dopo l'esonero di Vavassori. Una soluzione irrazionale, ma necessaria, l'ha definita il patron del Genoa, visibilmente scosso per i risultati negativi delle ultime settimane. La scorsa estate - ha raccontato Perotti, ex calciatore del Genoa e per due volte anche allenatore - ero pure io in piazza a festeggiare la promozione in serie A e non potrò mai dimenticare quelle emozioni e quella gente. Ecco perché voglio riportare il Genoa in B, credo ne esistano le condizioni, poi si vedrà. Perotti, infatti, ha firmato un contratto di tre mesi e mezzo, sino a giugno quindi, ma con l'opzione di un rinnovo in caso di risultati positivi. Il neo allenatore, che ha subito diretto la prima seduta al campo Signorini di Pegli, in precedenza si era incontrato con il direttore sportivo Fabiani e con il presidente Preziosi. Sono dispiaciutissimo - ha detto Preziosi - di avere mandato via Vavassori, che reputo un gentiluomo. La mia è una decisione un po' irrazionale, come altre nel calcio di oggi (il Genoa è tuttora primo in classifica nel girone A di serie C1, n.d.r.), ma sentivo che dovevo prenderla. La scelta di Perotti, che conosce bene questa piazza e ha seguito da vicino le nostre partite, rende meno doloroso e traumatico questo momento. Preziosi ha spiegato che altre volte in passato (non mi riferisco solo a Cosmi nel Genoa, ma anche a Dominissini nel Como) avrebbe voluto cambiare allenatore ma non lo fece, salvo poi pentirsene. Stavolta non volevo commettere lo stesso errore, ha detto il presidente rossoblù. Quanto a Vavassori, il tecnico esonerato dopo la prima sconfitta in campionato, ha convocato nel tardo pomeriggio una conferenza stampa in un albergo di Arenzano per esprimere il suo punto di vista sulla vicenda. (Ansa)