Politica

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"Mi chiamarono e mi comunicarono che non sarei più stato candidato al Senato dopo una legislatura e mezza perché bisognava fare posto a quattro catapultati da Roma. Quattro personaggi nazionali che dovevano essere eletti". Così Graziano Mazzarello, storico esponente del Pci e ora del Pd, senatore, assessore, non ha mai polemizzato su questa vicenda, ma ora, quando si viene a scoprire che il senatore Luigi Lusi, quello che ha "stornato" tredici milioni di euro dalle casse della Margherita, era il "personaggio nazionale" da paracadutare nelle liste liguri proprio al posto di Mazzarello, beh ora qualche sassolino se lo toglie. E lo fa in una lunga intervista a Primocanale nella quale traspare amarezza ma non "spirito di vendetta". Eppure potrebbe recriminare, magari nei confronti dell\'allora segretario nazionale Veltroni o di quello regionale, l\'onorevole Mario Tullo, che non si oppose all\'inivio militarizzato sulla Liguria di Lusi, Melandri e Garofani. Aggiunge solo una nota: "Pensavo che si mantenesse un rapporto col territorio in vece questi eletti da noi non si sono visti mai più".