Cronaca

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Se non si interviene in fretta il rischio è il tracollo del sistema: lo hanno detto stamani i deputati Ds Franco Raffaldini e Graziano Mazzarello, rispettivamente vicepresidente e membro della commissione trasporti della Camera dopo aver trascorso alcune ore, sui treni e nelle stazioni, da semplici pendolari. Un'iniziativa partita dalla Liguria che si estenderà alle altre regioni italiane. Scopo dell'iniziativa, che avviene a pochi giorni dall'audizione dei vertici di Trenitalia alla camera e all'indomani dell'incontro con le regioni, è di spingere la dirigenza delle ferrovie ed il governo, che nella finanziaria 2006 ha tagliato alle ferrovie 3 miliardi di euro, ad occuparsi di questo disastro. La Liguria -ha affermato Mazzarello- conferma situazioni disastrose che si riscontrano anche nelle altre regioni, in particolare Piemonte e Toscana. Lo abbiamo verificato andando sui treni, verificando le soppressioni, i cambi di binari senza avvisi e i ritardi. Inoltre, andando nelle officine, abbiamo appurato che mancano i pezzi di ricambio Gli operai, molto spesso, sono obbligati a smontare pezzi da un treno a montarli su un altro. In Liguria, secondo i dati forniti dalla delegazione parlamentare, su 7000 treni soppressi in dicembre in tutt'Italia, ne sono stati soppressi 1000. Oggi siamo a livello di 10 soppressioni al giorno hanno precisato. Le soppressioni dei treni -ha specificato Raffaldini- avvengono nel 75% dei casi per mancanza o rottura dei locomotori, nel 25% per mancanza di personale. La puntualità nel mese di dicembre 2005 è peggiorata di 15 punti rispetto ai mesi precedenti che pur erano in calo rispetto al 2004. L'indice di soddisfazione dei passeggeri (pulizia, confort, puntualità informazioni) è peggiorato di 20 punti tra il secondo semestre 2005 e il primo semestre). Mille coperte al giorno sono state distribuite sui tremi perché non funzionava il riscaldamento. (Ansa)