Cronaca

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In un' intervista alla Stampa Giovanni Rasero, riferendosi agli ultimi anni di detenzione, afferma che "Sono stati due anni da incubo perché essere in carcere ingiustamente è un incubo". Questo il commento dopo l' assoluzione dalla Corte d'Assise d'Appello di Genova, per non aver commesso il delitto del piccolo Alessandro, di 8 mesi. "Ora potrò di nuovo essere accanto a mia madre - commenta Rasero - tornerò a dividere la camera con mio fratello e poi subito voglio vedere i miei figli". L'uomo cita anche la ex moglie che l'ha sostenuto durante il processo: "lei è una gran donna - ha dichiarato - una vera madre" e ammette di aver commesso degli errori "dal punto di vista morale, sicuramente". In merito ad una prosecuzione del procedimento in Cassazione, Rasero commenta "andremo anche in Cassazione se ci sarà anche questo passaggio ma saremo ancora più agguerriti di prima".