Economia

1 minuto e 12 secondi di lettura
L'Osservatorio del Commercio ha accertato che la rete commerciale genovese tiene. La conferma proviene dai dati degli esercizi attivi sul territorio genovese, presentati oggi alla Camera di Commercio dall'assessore regionale allo Sviluppo Economico Renzo Guccinelli, e dal presidente Paolo Odone. Oltre 15mila i punti vendita, 10mila nel capoluogo, di cui quasi 5mila di alimentari e 10mila non alimentari. Il 70 per cento della superficie di vendita della provincia è concentrato nel capoluogo. Nella rete rimane fortissima la presenza degli esercizi di vicinato (il 97% del totale), affiancati da 455 medie e 24 grandi strutture di vendita; una superficie di vendita complessiva di oltre 1 milione di mq, soprattutto non alimentare (738mila mq), 2/3 della quale distribuito in piccole superfici di vendita e 1/3 in medie e grandi strutture."Nonostante la crisi - ha commentato Odone - sopravvivono soprattutto gli esercizi di vicinato, rinforzati dall'esperienza dei consorzi di via (CIV), con oltre 3mila aziende aderenti, la vera forza trainante del commercio genovese. Sappiamo per esperienza che dove resiste il piccolo commercio è più facile mantenere qualità della vita, sicurezza e legalità. La soluzione per le zone a rischio, come Sampierdarena o la Maddalena, per me resta quella delle zone franche urbane, 'isole' in cui le nuove imprese possano insediarsi esentasse per i primi 5 anni, mantenendo uno sconto fiscale del 50% nei 5 anni successivi. Il ministro Tremonti le aveva introdotte e poi lasciate sulla carta, ora speriamo che il Governo Monti ascolti la voce delle imprese".