Cronaca

38 secondi di lettura
I tre genovesi arrestati lo scorso 15 febbraio dai carabinieri del Nas di Genova per un giro di anabolizzanti provenienti dalla Polonia, hanno risposto alle domande del gip, ammettendo di avere smerciato sostanze dopanti e farmaci, ma hanno negato di avere costituito una vera e propria organizzazione. "Abbiamo agito ognuno per conto proprio", hanno dichiarato gli uomini. Fabrizio Canazza, 54 anni, Enrico Dollinar, 47, e Paolo La Porta, 42, che si trovano ai domiciliari, sono stati interrogati dal gip Nadia Magrini. Canazza ha inoltre dichiarato che, appena potrà leggere tutte le carte, rilascerà dichiarazioni al pm Biagio Mazzeo. Il pm ha iscritto nel registro degli indagati quindici persone accusate di ricettazione. Si tratta degli acquirenti dei farmaci dopanti, nelle cui case i carabinieri del Nas hanno trovato le sostanze.