Cronaca

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Errori nella manovra di avvicinamento all'isola del Giglio da parte degli ufficiali in plancia e carenze nella gestione dell'emergenza, da parte dei responsabili dell'unità di crisi di Costa spa: questi i motivi che hanno portato la procura di Grosseto a iscrivere nel registro degli indagati altre sette persone oltre al comandante Francesco Schettino e del suo vice Ciro Ambrosio per il naufragio della Costa Concordia avvenuto il 13 gennaio. A renderlo noto la Procura di Grosseto. 

A ricevere gli avvisi di garanzia sono stati Roberto Ferrarini (capo dell'unità di crisi di Costa Crociere), Manfred Ursprunger (executive vice presidente fleet operation di Costa), Paolo Parodi (fleet superintendent di Costa) e gli ufficiali Andrea Bongiovanni, il ventimigliese Roberto Bosio, Silvia Coronica e Salvatore Ursino.

Intanto i vigili del fuoco oggi hanno hanno individuato sul ponte 4 della nave altri otto corpi ma solo quattro sono stati recuperati. Uno di questi è quello della piccola Dayana Arlotti, la bimba riminese di cinque anni in crociera con il padre.