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Continua il periodo no della Igm Follo: la nuova delusione arriva dal sentito derby di ritorno contro il Sarzana Basket, che a differenza della sfida dell’andata, vinta da Bambini e compagni, si rivela un incontro a senso unico a favore dei padroni di casa.
Proprio l’assenza della guardia biancoceleste e le prestazioni a mezzo servizio di Bruno e Mariani, fermati in settimana rispettivamente da un problema infiammatorio e dall’influenza, hanno inciso sul rendimento del roster di Bonanni, ma in questa serata negativa a fare la differenza e’ stato l’atteggiamento delle due formazioni.
Da una parte, il team di Bertieri coeso, preciso al tiro e capace di disputare 40’ con un rendimento costante, dall’altra la Igm che, pur impegnandosi, sbaglia a ripetizione nelle conclusioni (29% e 25% le medie nel primo e nel secondo tempino), a sprazzi fa acqua in difesa e riesce con difficoltà ad aggirare la zona avversaria, rimanendo in inferiorità per tutta la gara.
Il Sarzana ipoteca il successo già nel primo quarto, durante il quale il Follo viene significativamente staccato ( -15, 27-13). I parziali del secondo e del terzo periodo non cambiano le carte in tavola (11-11, 21-21), e l’unico brivido arriva fra la fine della penultima e l’inizio dell’ultima frazione, quando i biancocelesti recuperano lunghezze piazzando un parziale di 7-0, che li porta sul -11 (59-48), ma il Sarzana ci mette una pezza, e gli errori degli ospiti sotto canestro nel momento decisivo sciolgono ogni dubbio sul risultato finale (73-58).
Coach Bonanni rimprovera i suoi per la tenuta in campo: “Le indicazioni che avevo dato ai ragazzi per affrontare i biancoverdi sono state seguite solo per un quarto, ed e’ evidente che in questo modo si ottengano risultati soddisfacenti. Quando, invece, gli schemi sono stati applicati, siamo andati meglio, ma non e’ comunque sufficiente: sarebbe stato necessario fin dall’inizio. La squadra si deve mettere in testa che se si fanno le cose si gioca in una certa maniera”. Laconico il commento del presidente Attilio Amadori: “Voglio ricordare che qui nessuno ha il posto fisso”.