Cronaca

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Stasera alle 22.30 a Primocanale la storia di un migrante che grazie all'atletica e alla forza di volontà e i sacrifici ha trasformato la sua passione in un lavoro e in una missione
2 minuti e 34 secondi di lettura
di Michele Varì
 
L'infinita maratona di Khalid è cominciata a 18 anni, quando grazie all'atletica è uscito per la prima volta dal Marocco per volare a gareggiare in Germania con la sua nazionale, l'apice lo ha toccato nel 2008 quando ha fatto parte della squadra marocchina che ha disputato le Olimpiadi a Pechino, e che importa se in Cina fu fermato da un infortunio ai blocchi di partenza, lì più che in altre gare l'importante era gareggiare. Poi Khalid si è rifatto con tante vittorie importanti e in sogno realizzato in un campetto di atletica di periferia di Genova, a Pra' dove ora insegna ai giovani a correre e non solo. 

Nato per correre, quelle falcate eleganti e leggere 

Ma per capire chi è Khalid Ghallab non basta ascoltarlo, non basta sentire la sua bellissima storia di migrante che per sbarcare il lunario ha fatto tanti lavori e poi salvato dall'atletica, per capire Kalid bisogna osservarlo in silenzio mentre corre su una pista di atletica, mentre taglia l'aria  quasi volando sui suoi piedi, con falcate precise, lunghe, perfette, leggero ed elegante, per lui, ed è questa la sua fortuna, movimenti facili, naturali.

Solo guardandolo correre si capisce Khalid e la sua storia, complicata ma alla fine quasi una favola, di migrante.

Nel 2010 prima fra tutte le Vivicittà d'Italia


Khalid che nel 2010 vincendo Vivicittà a Genova è stato il primo assoluto di tutte le 43 città iscritte e nello stesso anno ha stravinto alla Viviligno a cui erano iscritti 4 mila atleti, unico grande rammarico non essere riuscito a partecipare alla maratona di New York, che sognava di vincere, il tutto compensato dalla felicità di vivere a Genova, a Prà, una striscia di terra con il mare davanti, come la sua Casablanca e come lui vorrebbe fosse ogni paese.

"I confini non esistono"

Senza confini, perché, aggiunge a telecamere spente, nascere in Paese piuttosto che in un altro è solo questione di fortuna, e i più fortunati devono aiutare chi di fortuna ne ha avuta meno. Per questo Khalid è attento ai tantin ragazzi magrebini che gravitano per le vie di Genova, i "minori stranieri accompagnati", spesso non assistiti a dovere, o solo troppo irrequieti, che lui vorrebbe aiutare. Con lo sport, la sua corsa.

Voglio aiutare i migranti bambini

Per questo lui ora, oltre a fare l'ennesimo lavoro della sua vita, il cuoco in una residenza di Albisola, continua a correre felice come un bambino, corre sudando anche quando digiuna per il Ramadan, corre per insegnare a correre a chi non ha la fortuna di non sapere correre, non solo su un campo di atletica.

 

L'intervista a Khalid va in onda stasera alle 22.30 su Primocanale, ma da stamane è già visibile sui social di Primocanale, su sito, nel banner dedicato a Michè, e su Facebook e Instagram.

Ecco gli orari dei passaggi in tv nel resto della settimana:
Mercoledì: 15:00
Giovedì: 17:30 - 20:35
Venerdì: 17:00
Sabato: 08:15 - 18:35 - 20:15
Domenica: 09:30 - 12:30 - 17:25 - 23:15

Lunedì: 17:00 - 20:35
Martedì: 07:30 - 17:30

 

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